Il maltempo abbatte il leccio di Montemagno, a Camaiore.
Un leccio monumentale, sul valico che separa la valle camaiorese da quella lucchese, dell’età di circa 900 anni. Nell’arco dei secoli la pianta è andata incontro a diverse traversie, attaccata anche da agenti fungini e parassiti di ogni sorta, ma è sempre rimasta in piedi. Fino a stanotte.
Poco dopo la mezzanotte, forti raffiche
di vento hanno provocato la caduta dello storico leccio di Montemagno,
posizionato all’ingresso della frazione, in prossimità della piazza dove
è situata la statua che ricorda Giorgio Gaber.
L’albero
aveva circa 800 anni di età ed era il simbolo di Montemagno: “Siamo
addolorati per la caduta del leccio e benché fortunatamente non ci siano
danni a persone e cose, siamo consapevoli di aver perduto un elemento
identificativo di Montemagno. Siamo al fianco della comunità e
sceglieremo insieme a loro come onorarne la memoria in modo
appropriato”, le parole del Sindaco Del Dotto.
Il
Comune di Camaiore emanerà nelle prossime ore un’ordinanza apposita per
preservare da ogni possibile ulteriore danneggiamento i resti del
leccio così da poter garantire un intervento che ne tramandi il ricordo.
L’albero era sotto osservazione in quanto bene monumentale ed era stato
oggetto di trattamento nel corso dell’ultimo anno per alleggerire la
chioma e contrastare l’attacco dei patogeni cerambiciti. Da un’analisi
preliminare appare però decisiva per la caduta, la combinazione di
diverse giornate di pioggia intensa con il vento forte della nottata.
Molti
gli interventi sul territorio per la caduta di piante e per piccoli
smottamenti, in particolare a Pedona, Gombitelli, via Antichi e via
Silerchie. “Siamo intervenuti immediatamente per risolvere le situazioni
che comportavano l’interruzione della viabilità e nel corso della
giornata ripuliremo anche quelle meno urgenti. Viste le previsioni per i
prossimi due giorni, in via prudenziale abbiamo già stabilito di
attivare un servizio di monitoraggio con le associazioni di volontariato
per tenere sotto osservazione le zone più a rischio del territorio”, il
commento del Vicesindaco Pierucci.