Associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari quali dichiarazione fraudolenta, emissione di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento di Iva e indebita compensazione. Sono questi i reati contestati alle 17 persone arrestate dalle Fiamme Gialle di Prato al termine di una complessa operazione economico-finanziaria. Uno è finito in carcere, mentre gli altri 16 sono agli arresti domiciliari.
La frode carosello, come spiegato dalla GdF, si avvaleva di società reali e altre fittizie, che mettevano in piedi un giro di fatture oggettivamente e soggettivamente inesistenti per l’acquisto di polimeri della plastica da imprese a loro riconducibili in Slovenia e Repubblica Ceca. Le società acquistavano la materia dai due paesi senza pagare l’Iva, passando poi da società filtro e cartiere italiane, di fatto inesistenti, con lo scopo di spostare il debito d’imposta in capo a queste società che omettevano poi di versare l’Iva, permettendo così alla società rivenditrice di poter acquistare i polimeri a prezzo inferiore rispetto a quello di mercato. L’altro sistema invece non prevedeva l’immissione sul mercato dei polimeri, ma si basava solo sull’emissione di fatture inesistenti che partivano dai fornitori esteri per ritornare a loro dopo un giro cartolare attraverso società cartiere, di filtro e rivenditori, con lo scopo di creare credito di imposta spendibile. Ad oggi il giro complessivo di fatture per operazioni inesistenti emesse ed utilizzate è superiore ai 200 milioni, con un’Iva evasa di circa 40 milioni e omessi versamenti di imposta per oltre 20 milioni. 24 le imprese coinvolte, di cui 6 fornitrici con sede all’estero, 12 cartiere, 3 filtro e 3 rivenditrici. Sequestrati beni riconducibili ai soggetti coinvolti per oltre 26 milioni.
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ultimo aggiornamento: 13-11-2019