nella Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze. Donata Bianchi (Presidente Commissione Pari Opportunità) del Comune di Firenze è intervenuta per parlare di ” azioni specifiche”.
“Quest’anno – ricorda la presidente della Commissione Pari Opportunità Donata Bianchi – celebriamo anche i trenta anni dall’adozione della convenzione Onu sui diritti delle bambine e dei bambini, nonostante i grandi progressi compiuti rimane fondamentale ricordare la differente esperienza del mondo che essi fanno, spesso una ricchezza, tal altra un limite alla piena espressione delle potenzialità di bambine e ragazze.
Le bambine e le ragazze sono tenaci studiose e anche competenti utilizzatrici delle tecnologie informatiche e dei social, mostrano buone competenze digitali anche lievemente più alte rispetto ai coetanei maschi, tuttavia i dati sull’accesso delle ragazze a percorsi di formazione nelle materie tecnico-scientifiche ci indicano che le studentesse sono ancora in netta minoranza. Ad esempio ad ingegneria sono poco più di un terzo, come risulta da una recente ricerca di Save the children e Istat.
Anche in Italia l’acquisizione di diritti egualitari tra bambini e bambine non ha portato davvero a colmare gap in termini di pari opportunità o di esposizione al rischio, e tra le minorenni, le bambine con disabilità sono spesso le “vittime tra le vittime” perché subiscono discriminazione multipla.
Come risulta dal Rapporto Indifesa di Terres des Hommes, se ogni anno in Italia ci sono sempre di più minorenni vittime di reati, si stima siano stati 5.990 nel 2018, di questi quasi il 60% sono bambine. In particolare, nel caso della violenza sessuale, risulta che delle 1039 vittime minorenni del 2018, oltre l’84% sono bambine e ragazze.
E se guardiamo oltre i nostri confini nazionali, in alcuni paesi del mondo abbiamo “bambine fantasma”, per le quali l’assenza di registrazione anagrafica al momento della nascita si traduce spesso nell’impossibilità di essere ammessi nel sistema educativo nazionale.
Le amministrazioni comunali – conclude la presidente Donata Bianchi – possono dare il loro contributo, impegnandosi a dare risalto sempre maggiore alla giornata dell’11 ottobre, investendo in servizi capaci di intercettare i bisogni specifici delle ragazze, penso alla salute sessuale e riproduttiva, indirizzando anche in un’ottica di genere i servizi di orientamento allo studio sin dalla scuola secondaria di primo grado”.