Alle prime luci dell’alba, nel territorio dei Comuni di Pistoia e Quarrata, i Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Pistoia, a conclusione di una mirata e prolungata attività investigativa, hanno dato esecuzione a un provvedimento di 5 misure cautelari di cui 1 in carcere e 4 agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, in concorso fra loro ed a vario titolo, di induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Il provvedimento, emesso il 14 ottobre u.s. dal dr. Luca Gaspari – G.I.P. del Tribunale di Pistoia – su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica dr. Leonardo De Gaudio, che fin dall’inizio ha coordinato le indagini, compendia un’attività investigativa condotta dai militari della Stazione Carabinieri di Quarrata tra i mesi di novembre 2018 e luglio 2019, che ha permesso di individuare i componenti di uno strutturato sodalizio criminale operante nel Comune di Pistoia, dedito allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Una delle persone coinvolte nell’odierna operazione ha già dei precedenti penali per reati specifici in materia. L’indagine, convenzionalmente denominata “Service Area”, così chiamata poiché all’inizio dell’attività investigativa era stato riscontrato che alcune donne esercitavano l’attività di prostituzione all’aperto dietro un’area di servizio, ha tratto origine dalla necessità di arginare un’attività di sfruttamento della prostituzione nel Comune di Pistoia da parte di due transessuali brasiliani all’interno di quattro appartamenti presi in locazione da un cittadino italiano che faceva da prestanome. L’attività investigativa è stata eseguita attraverso servizi di osservazione, controllo e pedinamenti, nonché analisi di tabulati telefonici relativi alle utenze in uso alle persone dedite alla prostituzione per circoscrivere la loro presenza nelle abitazioni anzidette, ed esame della documentazione bancaria e contabile. Durante l’attività, oltre ad analizzare siti di annunci erotici dedicati, sono stati escussi numerosi clienti, transessuali e prostitute accertando che i reati sopra indicati venivano consumati in diverse abitazioni pistoiesi o nelle principali vie di comunicazione della città. Dalle suddette attività emergevano, inizialmente, le figure di due cittadine dominicane, non interessate dall’odierno provvedimento, che avevano sfruttato e favorito la prostituzione di tre donne di età compresa tra i 30 e 40 anni, loro connazionali, che esercitavano l’attività di meretricio in due distinti appartamenti nel centro di Pistoia. Venivano monitorati anche diversi siti internet che propagandavano l’attività di prostituzione di alcuni soggetti transessuali che pubblicizzavano la loro attività attraverso foto inequivocabili, ricevendo i clienti in abitazioni anche queste poste nel centro di Pistoia. In particolare, veniva riscontrato che numerosi transessuali di origine brasiliana e diverse prostitute di nazionalità cubana, colombiana e brasiliana, di età compresa tra i 25 e 35 anni, provenienti da diverse zone d’Italia, sin dal mese di gennaio del 2016, avevano svolto la loro attività di meretricio in abitazioni, i cui contratti di affitto risultavano intestati tutti alla stessa persona, P. M., cittadino italiano di anni 58 residente a Pistoia, il quale fungeva da prestanome di due transessuali brasiliani, che attraverso lo sfruttamento ottenevano un ingente profitto economico dall’attività di prostituzione. Tra i proprietari degli immobili, è emersa la figura di due coniugi di Quarrata M. M. e C. S. rispettivamente di 63 e 60 anni titolare di una società immobiliare che, avendo conoscenza dell’attività di meretricio, percepivano regolarmente i canoni di locazione direttamente o tramite bonifici bancari dalle prostitute o dai transessuali, ancorché la fattura dell’avvenuto pagamento venisse inviata direttamente al suddetto prestanome. Oltre che all’interno dell’abitazione, i diversi transessuali e prostitute, esercitavano l’attività di meretricio per strada, in quest’ultimo caso le stesse versavano ai due sfruttatori la somma di 250 euro settimanali, mentre se decidevano di prostituirsi in abitazione versavano la maggiore somma di 400 euro settimanali. Un’attività di sfruttamento molto remunerativa, considerata la circostanza che è stato possibile ricostruire che le condotte delittuose sono state svolte in danno di 19 persone tra prostitute e prostituti. I due coniugi residenti a Quarrata e l’uomo residente a Pistoia sono stati posti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazione con l’imposizione del braccialetto elettronico. Mentre sono ancora in corso le ricerche nei confronti dei due cittadini brasiliani di cui uno da tradurre in carcere e l’altro da sottoporre agli arresti domiciliari. Infine, quattro delle abitazioni dove è stato riscontrato esercitarsi l’attività di prostituzione, tutte ubicate a Pistoia, sono state poste sotto sequestro.

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Carabinieri pistoia Sfruttamento della prostituzione

ultimo aggiornamento: 18-10-2019


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