Cordoglio personale e a nome dell’Assemblea toscana è quanto esprime il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani per la morte di Dario Del Sordo, il partigiano ‘Fischio’. Cavaliere al merito della Repubblica, Dario del Sordo aveva novant’anni. ‘Fischio’ era il suo nome di battaglia. Fu tra gli oltre 500 volontari che il 13 febbraio 1945 lasciarono Empoli, già liberata, per dare il proprio contributo alla Liberazione sul fronte dell’Appennino fra Emilia Romagna e Toscana. Allora quindicenne, aveva combattuto come partigiano nella 23esima Brigata Garibaldi ‘Guido Boscaglia’ tra Siena, Grosseto e Volterra.

Nel dopoguerra, una ventennale carriera nella Guardia di finanza gli consegnò la Croce d’argento al merito.

Il ricordo del presidente Giani tocca anche l’altro aspetto caro per tutta la vita all’attività di Dario Del Sordo: l’amore per lo sport, il suo impegno nella Toscana Atletica Empoli, della quale è stato presidente per 29 anni, con incarichi anche nell’Empoli Giovani, la società di scuola calcio legata all’Empoli calcio, e l’incarico di fiduciario del Coni, che ha ricoperto per vent’anni nella zona dell’Empolese. “Il nostro rapporto di amicizia e collaborazione si è saldato in quegli anni, quando ci incontravamo e ci confrontavamo per le questioni del Coni (Giani è delegato per la Provincia di Firenze e attualmente anche consigliere nazionale del Coni, ndr)”. Nel 2008, Del Sordo ha ricevuto la Stella d’oro al merito per il suo impegno sportivo.


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