Continua il giro di vite dei Carabinieri di Carrara contro i fenomeni di criminalità e per la sicurezza dei cittadini
A Marina di Carrara, un equipaggio del Nucleo Radiomobile, durante un pattugliamento notturno nella zona a ridosso del litorale, ha sorpreso in flagranza di reato due giovani di 22 e 23 anni, entrambi incensurati, alle prese con una Fiat Panda che avevano sollevato da terra con un crick. Quello che poteva sembrare a prima vista un normalissimo cambio gomme, si è rivelato, invece, un furto in piena regola. Infatti i militari dell’Arma hanno scoperto che i due ladruncoli volevano sostituire il pneumatico della loro auto rimasto danneggiato a causa di una manovra sbagliata, con la ruota che avevano smontato dalla Fiat Punto.
Fra l’altro i due non si erano certo comportati da ladri professionisti, infatti per smontare la ruota che stavano per rubare, avevano posizionato male il crick e quindi la carrozzeria della Fiat Panda aveva subito un ulteriore danno, inoltre non erano stati affatto silenziosi visto che i rumori di ferraglia in piena notte avevano svegliato alcuni condomini, i quali poi avevano telefonato al 112 per segnalare che stava accadendo qualcosa di strano in strada.
Alla fine, sono stati arrestati entrambi con l’accusa di furto aggravato in concorso e hanno trascorso la notte in Caserma. Trattandosi di due incensurati, Il pubblico ministero Alberto DELLO IACONO della Procura della Repubblica di Massa, nel convalidare l’arresto, ha disposto la loro immediata liberazione, rinviando il processo a data da destinarsi.
Si sono aperte le porte del carcere anche per un pescatore 43enne agli arresti domiciliari che i Carabinieri di Marina di Carrara non hanno trovato in casa durante i consueti controlli notturni. Quando i militari dell’Arma si sono presentati a casa del 43enne, i suoi famigliari hanno raccontato che l’uomo era andato a lavoro per mare e ancora non era tornato. Quella versione però non aveva affatto convinto i due Carabinieri di pattuglia, che sapendo gli orari dei permessi giornalieri concessi dal Giudice per consentire all’arrestato domiciliare di andare a lavoro, avevano fissato il controllo circa un’ora prima di mezzanotte, orario in cui il pescatore già da un pezzo avrebbe dovuto trovarsi in casa. Contattato per telefono, l’uomo ha rassicurato i Carabinieri che stava per rincasare, spiegando che il suo peschereccio aveva avuto un’avaria all’impianto elettrico a circa due miglia dalla costa, quindi per tornare a riva con i remi c’erano volute delle ore. A quel punto i militari dell’Arma sono tornati a controllare l’arrestato domiciliare e lo hanno effettivamente trovato in casa, però non si sono fidati della sua versione e per chiarire la situazione si sono fatti spiegare tutti i dettagli dell’inconveniente avvenuto in mare, compreso il punto esatto dove aveva ormeggiato il peschereccio e la rimessa dove, a suo dire, aveva riposto i remi utilizzati pe raggiungere la riva.
Dalle verifiche effettuate nottetempo, è emerso che le cose non sono andate affatto come le aveva raccontate il 43enne. L’imbarcazione, infatti, oltre ad avere il motore freddo e il serbatoio del carburante pieno, non presentava alcun problema all’impianto elettrico e le reti sulla banchina erano completamente asciutte. Inoltre, nel capannone che l’arrestato domiciliare ha indicato come deposito per i remi utilizzati poco prima, veniva trovato un altro pescatore che ha dichiarato di non aver visto nessuno da quelle parti nell’arco della serata. I Carabinieri hanno anche interpellato la Capitaneria di Porto che ha confermato di non avere avuto nessuna notizia di imbarcazioni in avaria nelle ore precedenti.
A quel punto, dopo aver sconfessato la versione resa dall’arrestato domiciliare per giustificare la sua “scappatella”, i Carabinieri lo hanno arrestato per evasione e poi hanno informato il pubblico ministero Alberto DELLO IACONO. Il Giudice Dario BERRINO del Tribunale di Massa ha disposto la revoca degli arresti domiciliari, perciò il 43enne è tornato in carcere.
Sempre a Marina di Carrara, due extracomunitari senza fissa dimora, sorpresi a bivaccare con delle bottiglie di vino su una delle panchine di Piazza Menconi, sono stati sanzionati dai militari del Nucleo Radiomobile per violazione del regolamento di polizia urbana. Oltre alla sanzione amministrativa di circa 100 Euro contestata ad entrambi per ubriachezza, è scattato per loro anche il c.d. “mini-daspo” urbano, una delle misure che punta a migliorare la sicurezza urbana e consiste nell’ordine di allontanamento per 48 ore dalla Piazza. I due, in caso di recidiva, rischiano un divieto di accesso nella zona di Piazza Menconi fino a 2 anni.
Un altro episodio “singolare” è accaduto a Caniparola, frazione di Fosdinovo, dove un 67enne incensurato di Sarzana è uscito dal supermercato con il carrello della spesa pieno di generi alimentari del valore complessivo di circa 50 Euro. L’uomo, dopo aver fatto tutta la spesa, si è rivolto al punto informazioni con il pretesto di chiedere il volantino delle offerte, poi appena rimasto solo ha imboccato l’uscita senza passare dalle casse. Quella “mossa”, però, è stata notata da uno degli addetti alla sicurezza, che ha fermato il cliente poco dopo l’uscita dal supermercato e ha immediatamente telefonato al 112. L’uomo, portato in Caserma a Carrara, si è discolpato dichiarando di essere uscito dal supermercato sovrappensiero, perciò si era trattato solo di un equivoco. Tuttavia, quella “dimenticanza” gli è costata cara, infatti la Direzione del supermarket ha sporto denuncia e il 67enne è stato comunque denunciato per furto aggravato.