Il primo pusher arrestato è una vecchia conoscenza dei carabinieri del nucleo operativo di Carrara che a gennaio di quest’anno lo avevano arrestato a Nazzano, dopo aver assistito ad uno spaccio di cocaina avvenuto a pochi metri da casa sua.

Il 23enne, all’epoca incensurato, era stato trovato in possesso di dieci grammi di cocaina e davanti al Giudice aveva patteggiato una pena a nove mesi di reclusione, sospesa con la “condizionale”. Evidentemente, quella prima lezione non gli era servita, visto che a distanza di pochi mesi, il giovane è finito nuovamente nel mirino degli stessi Carabinieri che lo avevano arrestato la prima volta.

Sono state le segnalazioni dei cittadini a mettere i militari dell’arma di nuovo sulle tracce del pusher, infatti il continuo viavai dall’abitazione del 23enne ha insospettito alcuni residenti della zona che, preoccupati dalla presenza di facce “poco raccomandabili” che giravano per il quartiere, hanno segnalato la situazione in Caserma. A quel punto, sono cominciati gli appostamenti dei Carabinieri in borghese, che per alcuni giorni hanno tenuto sotto controllo i movimenti intorno al condominio dove abita lo straniero.

Esattamente come la prima volta, i Carabinieri hanno assistito in diretta allo spaccio di una dose di cocaina di circa mezzo grammo che l’extracomunitario ha consegnato ad una donna di Carrara che si è presentata in auto direttamente a casa sua. Prima di essere fermata, l’acquirente ha tentato di gettare dal finestrino la droga che aveva appena comprato, ma quella “mossa” non è passata inosservata ai militari DELL’ARMA, che hanno recuperato lo stupefacente e poi segnalato la donna al Prefetto per uso personale.

Nel frattempo, i carabinieri in borghese sono usciti allo scoperto e hanno fatto irruzione nell’abitazione del pusher per arrestarlo in flagranza di reato. Nella sua camera da letto non è stata trovata altra “polvere bianca”, però i militari dell’Arma hanno sequestrato il materiale utilizzato per confezionare le dosi, insieme a una modica quantità di hashish.

L’arresto del 23enne per “spaccio di stupefacenti” è stato comunicato al pubblico Ministero Alessandra Conforti, informata nell’immediatezza dell’esito dell’operazione.

Anche la seconda indagine antidroga ha preso il via dal prezioso contributo di alcuni cittadini che hanno segnalato movimenti sospetti presso l’abitazione di una 35enne originaria del Marocco, trasferitasi da qualche mese a Bonascola. La donna, a Novembre dell’anno scorso, era stata già perquisita dai Carabinieri di Carrara che le avevano trovato in casa tre dosi di cocaina nascoste fra le setole di una scopa, perciò era stata segnalata al Prefetto per uso personale.

Questa volta, però, le cose sono andate diversamente, infatti i carabinieri del Nucleo Operativo che si sono presentati a casa sua di buon mattino per procedere ad una perquisizione, hanno recuperato sette dosi di cocaina da mezzo grammo ciascuna, già confezionate per la vendita. La droga si trovava nascosta dietro una paratia in legno, a pochi metri dall’ingresso dell’abitazione.

A quel punto la 35enne non ha potuto fare altro che ammettere di spacciare droga per guadagnarsi da vivere, pertanto è stata arrestata in flagranza di reato. In entrambi i casi, il Giudice Ermanno De Mattia del tribunale di Massa che ha convalidato gli arresti, ha disposto per i due indagati l’obbligo di presentarsi in Caserma tutti i giorni per la firma, in attesa della data del processo.-


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