” La cessione di GKN Driveline Firenze al Dott. Francesco Borgomeo permette di avviare il progetto di reindustrializzazione dello stabilimento di Campi Bisenzio, con l’obiettivo di salvaguardare l’occupazione dei dipendenti e dare una prospettiva industriale al territorio fiorentino”. Lo scrive la stessa Gkn, in una nota stampa.

“In questi mesi, la società e i suoi consulenti hanno perseguito una soluzione socialmente sostenibile per questa complessa vertenza, con la nomina del Dott. Francesco Borgomeo, un advisor industriale di comprovata affidabilità sul mercato, e hanno lavorato per favorire il dialogo con tutte le parti coinvolte. Attraverso questo processo e l’investimento di risorse finanziarie da parte dell’azienda, GKN Driveline ha raggiunto un accordo con il Dott. Borgomeo per garantire il raggiungimento degli obiettivi di tutela sociale, con l’auspicio che le criticità affrontate da tutte le parti coinvolte lascino ora spazio alla volontà di collaborazione per costruire un nuovo futuro per le persone e per il territorio.  GKN Driveline desidera ringraziare le Istituzioni Nazionali e Locali, le Organizzazioni Sindacali e le RSU, per il loro supporto e la cooperazione durante questo processo, elementi che senza dubbio hanno facilitato il raggiungimento di questo risultato con il Dott. Francesco Borgomeo”.

La reazione dei sindacati

“Siamo stati informati dal Dottor Borgomeo dell’imminente passaggio di quote della ormai ex GKN di Campi Bisenzio a Firenze. Ci preme chiarire alcuni aspetti. E’ necessario un profilo sobrio della nuova proprietà perché questa soluzione è il risultato della lotta dei lavoratori della GKN, della mobilitazione, del presidio e della custodia della fabbrica che ci permette di contare su uno stabilimento pronto a ripartire, e all’azione sindacale e legale messa in campo dalla Fiom che con il ricorso in Tribunale ha evitato che a settembre vi fossero i licenziamenti. La nuova proprietà si attivi da subito per chiedere un incontro urgente al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza delle organizzazioni sindacali e di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze e Comune di Campi Bisenzio, per informare e confrontarsi al fine di raggiungere un’intesa di cui dovranno farsi garanti le Istituzioni. In quella sede, il Dottor Borgomeo dovrà dare seguito agli impegni già presi e sarà necessario dettagliare un cronoprogramma che parta dal rendere noto chi sono gli investitori e quali i loro piani industriali. Al Dottor Borgomeo, che ha denominato la nuova azienda QF, a significare “Fiducia nel Futuro della Fabbrica di Firenze”, diciamo che la Fiom e i lavoratori avranno fiducia nel futuro sulla base del piano industriale, solido e concreto, che garantisca la continuità occupazionale ed il mantenimento dei diritti acquisiti dei lavoratori. Ricordiamo che, qualora i soggetti impegnati nella reindustrializzazione, per qualsiasi motivo economico e di mercato non dovessero palesarsi, spetterà al proprietario presentare un piano industriale con le suddette garanzie e la compartecipazione di Invitalia. I lavoratori e la Fiom su questa vertenza non sono mai stati spettatori ma artefici del proprio destino. Troppe volte in questa vertenza abbiamo letto dichiarazioni, come sul decreto antidelocalizzazioni, che sono state tradite dai fatti. Continueremo ad affrontare con responsabilità e serietà il confronto con la nuova proprietà per il diritto al lavoro e alla contrattazione, perchè questo futuro ce lo siamo conquistati”.

Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia

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ultimo aggiornamento: 23-12-2021