Il sindaco di Piombino è intervenuto con una nota sulla sentenza del Tar sulle concessioni balneari a Piombino.
Le sentenze si rispettano. Le sentenze si applicano. Ma, mi permetto di dire, le sentenze si possono anche commentare. Specialmente questa che, di fatto, crea un’enclave tutta europea sulla costa toscana, più esattamente nella spiaggia che insiste sul nostro territorio: con la recente sentenza del Tar di Firenze, che accoglie il ricorso dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, oggi abbiamo la notizia ufficiale che la Bolkestein esiste, sì, ma si applica solo a Piombino.
Mentre tutti i comuni costieri italiani, infatti, prorogano indistintamente le concessioni balneari, l’Antitrust ha voluto iniziare a porre la sua attenzione proprio su Piombino.
Un’attenzione che ci farebbe molto piacere se solo non andasse a detrimento dei soli nostri imprenditori balneari che noi, con la nostra determina dirigenziale nella quale si applicava la legge dello Stato e prorogava loro le concessioni demaniali fino al 2033, abbiamo voluto tutelare e difendere. Per permetter loro di continuare a fare impresa turistica nel luogo dove avevano scelto di investire.
Siamo convinti di aver fatto la cosa giusta, orfani di Governi che, nonostante i tanti proclami, mai si sono presi la briga di chiarire la questione né di tutelare gli Enti pubblici, lasciati soli a fronteggiare, con le proprie risorse, la complessità di una vicenda che ha proporzioni che superano i modesti confini dei territori che siamo chiamati ad amministrare. Oggi, però, spiace constatare che l’unico Comune a fare giurisprudenza a sé è il nostro. Evidentemente, in Italia, tutte le spiagge sono uguali. Ma alcune sono più uguali di altre.
Francesco Ferrari, sindaco di Piombino