Audizione del presidente del Parco Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, Giovanni Maffei Cardellini, in commissione Ambiente del Consiglio regionale presieduta da Lucia De Robertis (Pd), nella seduta che si è tenuta ieri pomeriggio, martedì 2 marzo. Al centro della seduta la storia dell’Ente e il bilancio preventivo 2020/2022.

Nel corso del confronto, De Robertis dichiara che la “conservazione della biodiversità deve restare al centro degli obiettivi dell’Ente. È un valore aggiunto e un’opportunità per il territorio e la regione tutta”. Tra le priorità già ricordate da Cardellini e riprese dalla presidente di commissione, anche quella di “rendere più dinamica l’offerta, a partire dagli accessi al Parco”.

Elisa Montemagni, capogruppo Lega, chiede di organizzare un sopralluogo al Parco e in particolare sul Lago di Massaciuccoli per “toccare con mano le criticità e rendersi conto delle misure messe in atto e quelle che ancora servono. È necessario capire fino in fondo le opportunità che può offrire”. Sul tema del centenario dalla morte di Giacomo Puccini, la capogruppo propone al Parco di “lavorare su iniziative ad hoc. Dal punto di vista territoriale e culturale sarebbe molto importante”. A tal proposito, Cardellini dichiara di aver ricevuto contatti direttamente dalla Fondazione Puccini: “Il navicello di Puccini con la possibilità di navigazione, è di grandissimo interesse per la comunità e per le aziende del territorio. Il tema dell’innovazione alla navigabilità è tutto da costruire e un’idea da sviluppare”, conferma aggiungendo: “Ci stiamo occupando anche di una iniziativa alla memoria di Mascagni in programma per questa estate”.

Alessandro Capecchi (Fdi) vicepresidente della commissione chiede informazioni sulla gestione della fauna all’interno del Parco. Il presidente dichiara che il territorio adibito a caccia è pari a circa il 40 per cento: “Abbiamo un buon rapporto con i cacciatori che contribuiscono anche alla buona gestione del territorio. Il controllo della fauna avviene tramite catture e abbattimenti soprattutto di cinghiali, che però non vengono demandati del tutto al mondo venatorio. La parte interna al Parco, rispetto a quella esterna dedicata alla caccia, è molto più sotto controllo”, spiega Cardellini.

Sul bilancio in quanto tale, emerge che il conto economico di previsione 2020 presenta un risultato economico di gestione in equilibrio. Il valore della produzione è previsto pari a 5milioni 152mila 400 euro, in diminuzione rispetto alla previsione assestata 2019 in cui era pari a 5milioni 328mila 610. È composto, tra l’altro, da contributi della Regione per il funzionamento (1milione 154mila euro), contributi dagli enti che fanno parte della Comunità del Parco (779mila 485), ricavi per prestazioni delle attività commerciali (1milione 5mila 650, in aumento rispetto alla previsione assestata 2019 in cui erano pari a 714mila euro) come vendita di fauna selvatica e da allevamento, legname e altri prodotti del parco.

I costi della produzione risultano pari a 5milioni 37mila 811, in diminuzione rispetto all’esercizio precedente in cui erano pari a 5milioni 217mila 89 euro. In particolare l’acquisto di beni risulta pari a 210mila 950 e riguardano sementi e prodotti agricoli, le divise e il vestiario per il personale, materiale per riparazioni e manutenzioni, armi e munizioni per abbattimenti, mangimi e medicinali animali e carburanti. Sempre tra i costi figurano anche quelli per il personale (1milione 727mila 497) in aumento rispetto alla previsione assestata 2019 (erano pari a 1milione 680mila 770) per la crescita della retribuzione del direttore a seguito della delibera di Giunta 73/2019. Le unità di personale in servizio al primo gennaio 2020 sono pari a 44, cui si aggiungo 10 persone del segretariato generale della presidenza della Repubblica in posizione di comando presso la Regione e distaccati all’Ente Parco.