Era in programma per sabato 21 novembre il secondo step del progetto “Alberi, non parole” che il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, in collaborazione con il Comune di Montepulciano, l’Usl Toscana Sud Est e della Giorgio Tesi Vivai tramite la Fondazione Giorgio Tesi Onlus, con la partnership tecnica dei Carabinieri Forestale Sezione di Montepulciano, aveva avviato lo scorso anno con la posa delle prime quattrocento piante. Il progetto aveva fin da subito coinvolto le scuole primarie del territorio al fine di identificare ogni alunno con un albero con un messaggio positivo nei confronti della sostenibilità ambientale. Alla fine del progetto saranno milleduecento alberi della tradizione toscana piantati da chi il territorio lo abita, lo cura, lo rende vivo e soprattutto da cui trae un prodotto di eccellenza, il Vino Nobile di Montepulciano.

A causa delle misure restrittive del Covid-19 l’evento è stato rimandato al primo periodo utile, a questo punto nel 2021. «La pandemia purtroppo ha fermato anche progetti di questo tipo che vanno oltre al semplice imboschimento di un terreno che circonda l’ospedale, ma che guardano al coinvolgimento di tutta la comunità a partire dai più piccoli con l’obiettivo che raccolgano il messaggio di sostenibilità che come Consorzio stiamo portando avanti ormai da anni» – spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi».

Un’iniziativa che crescerà nel tempo. Entro il 2022 saranno messe a dimora 1.200 piante, per un totale di 15.000 mq di parco. Per rimarcare il rispetto per il paesaggio sono stati utilizzati solo alberi che appartengono alla tradizione toscana: leccio, orniello, ontano, sorbo, gelso, roverella e acero campestre. I produttori di Vino Nobile di Montepulciano intendono, con questa iniziativa, inviare un messaggio di grande rispetto per la Natura e Madre Terra.


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