Martedì 1° dicembre riparte il “Progetto di rimozione in continuo dei sedimenti” di Enel Green Power che, attraverso un’operazione di innovazione e di sostenibilità ambientale, ha l’obiettivo di riattivare il trasporto naturale di sedimenti dall’invaso di Pontecosi valorizzando il lago in termini energetici, turistici e paesaggistici.

Il progetto, iniziato nel novembre 2019 dopo la presentazione pubblica fatta insieme ai Comuni di Castelnuovo Garfagnana e di Pieve Fosciana, si era interrotto in primavera a causa del Covid-19: adesso, al termine di una serie di controlli tecnici che hanno consentito anche di verificare il lavoro svolto nei primi mesi e di mettere a punto alcuni accorgimenti utili ad ottimizzare il processo, l’attività riprenderà a regime continuo.

Nel dettaglio, nel lago ci sarà un piccolo battello, di 5 x 2 metri curato anche dal punto di vista estetico, in grado di disgregare i sedimenti con un getto di acqua in pressione e di aspirarli tramite una pompa per trasferirli, in continuo e con concentrazioni controllate, oltre la diga attraverso una transfer line : si tratta di un sistema innovativo, che Enel Green Power sta testando per la prima volta in Italia proprio a Pontecosi allo scopo di garantire la vivibilità del lago con bassissimo impatto ambientale e una rimozione graduale di tutti i tipi di sedimenti, dall’argilla coesa alla sabbia fino alla ghiaia. Per questo motivo, nel 2019 i lavori erano cominciati al termine di un anno di scouting per individuare a livello mondiale aziende specializzate nel settore, che avessero già svolto attività di questo tipo in contesti di alto pregio.

Il sistema assicura flessibilità operativa e un basso consumo di acqua, non interferisce con la gestione dell’impianto idroelettrico né con l’ecosistema nel cui contesto si inserisce in modo non impattante, agisce ad energia elettrica, senza rumorosità e in modo completamente automatizzato, e permette di avere una concentrazione bassa e controllata di sedimenti. Il 1° dicembre il cantiere riaprirà nella parte apicale a nord del lago di Pontecosi, e si stima di rimuovere entro il 31 marzo 2021 circa 20mila metri cubi di sedimenti, dopo i 5mila metri cubi prelevati nei primi mesi di attività da gennaio 2020 a marzo 2020 a valle di un periodo di cantierizzazione e configurazione del sistema iniziato nel novembre 2019.

L’apertura del cantiere era stata preceduta dalle opportune operazioni di monitoraggio della fauna ittica e delle popolazioni macrobentoniche, che proseguirà anche nel corso della sperimentazione. Dopo questa seconda fase di attività, che si protrarrà fino al 31 marzo 2021 e che fa ancora parte della sessione sperimentale del progetto, si valuteranno i risultati nella prospettiva di programmare un’attività triennale che consentirebbe di rimuovere circa 50/60mila di metri cubi di sedimenti l’anno, ripristinando gradualmente la capacità di invaso del lago con benefici anche per la fruibilità e la ricettività del sito di Pontecosi e per l’intero ecosistema del sito.

Proprio in questo novembre 2020, peraltro, all’Ecomondo Green Technology Expo di Rimini, Enel Green Power ha presentato questo progetto quale modello di innovazione e sostenibilità per gestire in modo più efficiente le risorse idroelettriche ed il patrimonio ambientale, riducendo l’accumulo di sedimenti nei bacini, nonché gli impatti legati alla loro rimozione, e riattivando al contempo il trasporto naturale di sedimenti nei fiumi. Un’iniziativa che si inserisce nel percorso di innovazione continua, intrapreso dal Gruppo Enel su scala globale per lo sviluppo di una nuova visione di generazione di energia sicura e sostenibile, preservando gli ecosistemi naturali.