Fili e trame come preghiere che si riflettono nell’acqua, intrecciano legami e pescano spiritualità, cultura, bellezza nel mare della fede. Tessuti immersi nei colori caldi, avvolgenti che fluiscono sinuosi, abbracciando le antiche colonne della Pieve romanica di Sant’Appiano nel comune di Barberino Tavarnelle. E’ qui che l’arte contemporanea, radicata a terra e al contempo rivolta al cielo, scorre e viaggia nel tempo fino a rievocare alla leggenda del pescatore di origini ligure, Appiano, che evangelizzò la Valdelsa dopo essersi rifugiato nel territorio dove nacque una delle prime comunità cristiane. E’ “Un fiume in piena” quello che inonderà uno dei monumenti religiosi più prestigiosi della Toscana, l’area dei quattro pilastri cruciformi, uniche tracce dell’assetto originario che attestano la presenza del battistero, situato davanti alla facciata della chiesa demolito nel diciottesimo secolo.

L’installazione tessile di Gloria Campriani che allestirà una sua opera, unica e irripetibile, intorno alle colonne di Sant’Appiano, è l’evento culturale inedito che il Comune di Barberino Tavarnelle propone domenica 4 ottobre alle ore 12 nell’area esterna della Pieve Sant’Appiano. Utilizzando tessuti riciclati, provenienti da alcune delle più rinomate aziende pratesi, collocati tra le quattro colonne, l’artista creerà un’installazione d’arte contemporanea ispirata all’immagine di un cambiamento inaspettato, un evento atmosferico di portata straordinaria. “I tessuti sono la materia che meglio interpretano il senso mutevole della realtà che intendo rappresentare – dichiara l’artista – flessibili, rapidi e cangianti, come i tempi della comunicazione, i cambiamenti climatici, i mille volti della complessa natura umana. Il fiume in piena che si ingrossa e pervade l’anima con irruenza è la metafora della vita interiore, aggredita da ansia, rabbia, senso di incertezza, soggetta a percorsi di trasformazione, sovente incontrollati e imprevedibili”.

L’arte contemporanea si fonde alla spiritualità cristiana. Al centro del fiume tessile, divenuto site specific, sarà posto l’altare dove don Soave, parroco di Sant’Appiano, dirà una messa speciale. L’omelia che si svolgerà all’esterno, nel rispetto delle misure antiCovid, sarà parte integrante dell’installazione e farà riferimento, nei contenuti, al ‘filo conduttore’ dell’opera d’arte tessile. L’evento proseguirà alle ore 16 con l’intervento della curatrice Laura Monaldi e il saluto del sindaco David Baroncelli. Per chi volesse pranzare a Sant’Appiano, dopo la celebrazione della Santa Messa, può contattare il numero: 055 80 75 281.


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