Milan – Fiorentina 1-3
Un grande Fiorentina o un piccolo Milan? Questa la domanda all’indomani della partita di San Siro che ha visto una Fiorentina padrona del campo annichilire uno spaurito Milan.
Fin dai primi minuti la Fiorentina c’era. Qualche azione pericolosa prima del fallo che da causato il rigore e un Milan che non riusciva mai a tessere un barlume di gioco.
Al primo quarto d’ora la Fiorentina con Pulgar dal dischetto si porta in vantaggio. Tutto nasce da un assolo di Ribery che al 12’ penetra nella difesa del Milan come la lama del coltello affonda nel burro. Qui sbatte su Donnarumma, Chiesa la riprende ed è steso da Bennacer.
Il Milan accusa il colpa e continua a giocherellare, in maniera sterile, intorno al centrocampo. Poche le occasioni che hanno fatto sporcare i guanti a Dragowsky.
Il pubblico comincia a rumoreggiare e la Fiorentina continua con pochi colpi ad affondare togliendo al Milan anche questa speranza. Il primo tempo finisce così.
Nonostante il tè corroborante dell’intervallo pare svegliare il Milan dal suo torpore, anzi.
Dopo dieci minuti il difensore Mustacchio non trova di meglio da fare che intervenire pericolosamente, gamba a martello, sullo stinco di Ribery. Inevitabile espulsione e così il Milan è anche in inferiorità numerica. Esce un evanescente Piatech (mai pericoloso) per far spazio a Duarte.
Il canovaccio non cambia. Anzi, la Fiorentina prende forza.
Milenkovic strappa la palla al centrocampo a Calhangolu e innesca Chiesa che dalla sua fascia crossa permettendo a Castrovilli per la prima volta di mettere il suo nome nella tabellina dei marcatori in serie A.
La Fiorentina prende il sopravvento e affonda poco più tardi, dopo essersi presa anche il lusso di sbagliare il secondo rigore concesso ancora per un’inutile fallo di Bennancer.
Lo fa col suo uomo simbolo, quel Franck Ribery che tutto sembra avere fuorché la voglia di un prepensionamento d’oro sulle rive dell’Arno. Il francese affonda ancora come il burro nella spenta difesa milanista e sigilla così col gol la sua splendida prestazione.
San Siro dedica al francese una standing ovation e ai suoi una lunga bordata di fischi interrotti solo quando all’80 Leao con una bella azione personale regala un accenno di sorriso al pubblico milanista.
Una Fiorentina superba che mette in crisi l’avversario con quell’attacco mobile e veloce che non da punti di riferimento. Una difesa solida e sicura, un centrocampo con una cabina di regia ben condotta da Badelj e Pulgar con Castrovilli, vera sorpresa, che si frappone fra loro e le due punte.
Dopo una partita così in cui la Fiorentina torna alla vittoria dopo tempo immemore la domanda sorge spontanea. E’ stata una grande Fiorentina o un piccolissimo Milan?
MARCATORI: Pulgar (14′), Castrovilli (65′), Ribery (78′), Leao (80′)
MILAN (4-3-3):Donnarumma, Calabria, Musacchio, Romagnoli, Hernandez; Kessie (46′ Krunic), Bennacer, Calhanoglu; Suso (79′ Castillejo), Leão, Piatek (57′ Duarte). A disposizione: Donnarumma A., Bonaventura, Castillejo, Borini, Conti, Rebic, Biglia, Krunic, Paquetà, Duarte, Gabbia, Rodriguez. All.: Giampaolo.
FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Cáceres; Lirola, Pulgar, Badelj, Castrovilli, Dalbert; Chiesa (84′ Boateng), Ribéry (89′ Ghezzal). A disposizione: Terraciano, Ranieri, Boateng, Sottil, Cristoforo, Ceccherini, Ghezzal, Venuti, Benassi, Zurkowski, Vlahovic, Terzi. All.: Montella
ARBITRO: Giacomelli (Trieste)
AMMONITI: Bennacer, Musacchio, Calabria (Milan); Pezzella, Castrovilli, Lirola, Benassi (Fiorentina)
ESPULSO: Musacchio (Milan)