– Un cittadino marocchino 26enne, irregolare sul territorio italiano, è stato arrestato ieri dai Carabinieri del Nucleo Operativo e della Stazione di Castelnuovo di Garfagnana, in provincia di Lucca, intervenuti durante un tentativo di aggressione nei confronti della ex compagna 27enne. I fatti si sono verificati nell’abitato di Castelnuovo dove la donna si era rifugiata da qualche mese proprio per sottrarsi al connazionale con il quale -in precedenza- aveva convissuto a Podenzana (Massa). Proprio qui era già stata vittima di un gravissimo episodio di violenza subito nell’aprile scorso e per il quale la Procura di Massa ha già emesso un avviso di conclusione indagini nei confronti dell’ex convivente. All’epoca, in epilogo dell’ennesima lite avvenuta tra le mura domestiche, questi l’aveva prima costretta a rifugiarsi da un vicino per sottrarsi alla sua violenza e poi, entrato nell’abitazione di quest’ultimo sfondando la porta, aveva dato fuoco alla valigia della donna preparata con l’intenzione di lasciarlo. Non soddisfatto aveva provato ad innescare un più grave incendio nell’appartamento ed infine accoltellato il proprietario della casa intervenuto per difendere la vittima e spegnere le fiamme. La donna, avviata ad un protocollo di assistenza per vittime di violenza, riteneva di aver trovato sicuro rifugio a Castelnuovo, ma l’ex è riuscito a rintracciarla. Ha individuato la sua abitazione, ha tentato di forzare la porta a calci per introdursi all’interno, ma lei è riuscita a nascondersi nel retro dell’abitazione da dove ha chiesto aiuto telefonicamente. L’immediato arrivo dei carabinieri garfagnini che pattugliavano la zona ha indotto l’aggressore a fuggire saltando dal ballatoio; raggiunto dopo un lungo inseguimento a piedi sulle rive del Serchio e qui infine bloccato dai militari. La donna, sotto shock, ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale di Castelnuovo di Garfagnana mentre l’ex compagno veniva arrestato a fronte delle accuse per lesioni e atti persecutori. Su disposizione del P.M. di turno è stato tradotto nel carcere
di Lucca.