Proseguono incessantemente le attività di polizia economico-finanziaria da parte di tutte le Fiamme Gialle della
provincia labronica, coordinate dal Comando Provinciale Livorno, al fine di prevenire e contrastare violazioni,
questa volta, nell’ambito dell’evasione fiscale in un settore particolarmente attivo proprio sotto il periodo
natalizio per via dei vari pranzi e cenoni, ossia una macelleria.
A seguito di attività di controllo economico del territorio, connessa all’incrocio di input informativi con analisi
delle banche dati in uso al Corpo, le Fiamme Gialle hanno individuato una macelleria con alert di rischio dal
punto di vista fiscale. L’attività di indagine si è svolta anche tramite il monitoraggio del mondo virtuale, ove
emergeva come l’attività fosse molto apprezzata dai clienti per la buona qualità delle carni e “i buoni prezzi
praticati”; molto attiva soprattutto durante i periodi festivi, ove la clientela si approvvigionava di molte carni e
preparati.
I militari hanno quindi avviato le attività ispettive del caso e, già in fase di accesso, è stato individuato un
incongruente volume di documentazione per acquisti di carni, tale da non trovare rispondenza e capienza con le
basse vendite dichiarate. Gli accertamenti sono quindi proseguiti ricostruendo il totale degli acquisiti realizzato
in tre anni dall’attività, contestualmente ad approfondimenti economico-finanziari, peraltro sempre, come
previsto, realizzati in contraddittorio con la parte.
All’esito dei riscontri e delle puntuali contestazioni effettuate dalle Fiamme Gialle sulla base dei plurimi
elementi acquisiti, è quindi emerso come la macelleria in tre anni abbia omesso di dichiarare al fisco oltre
350.000,00 euro di ricavi “in nero”, con conseguenti violazioni Iva per altri 80.000,00 euro, nonché sottrazione
di base imponibile IRAP per 250.000,00 euro. Un dettagliato rapporto è stato inoltrato al competente Ufficio
dell’Agenzia delle Entrate per le conseguenti determinazioni di accertamento e sanzioni.
Come sempre accade, l’evasione fiscale, oltre a costituire una grave violazione in sé, consente agli imprenditori
infedeli di sfruttare indebiti vantaggi legati alla possibilità di praticare prezzi inferiori rispetto alle attività
economiche che operano nel rispetto delle regole e del mercato. La Guardia di Finanza, anche nel periodo finale
del 2023 e sin dai primi giorni del 2024, proseguirà incessantemente l’attività di tutela degli interessi del Fisco e
degli imprenditori in regola, a salvaguardia del libero mercato, della concorrenza e dei cittadini.