Sono 46 le opere esposte del grande maestro. La mostra doveva chiudere il 4 ma rimarrà aperta fino al 15 ottobre dal mercoledì alla domenica dalle ore 15 alle 19.

E’ stata prorogata a domenica 15 ottobre la mostra “Dove nascono le stelle” dell’artista giapponese di fama internazionale Kazumasa Mizokami (1958, Arita) nelle sale del Museo Diocesano di Massa. Una proroga, inizialmente la mostra doveva chiudere il 4 ottobre, che si è resa possibile grazie all’interesse della critica e al successo di pubblico. Il percorso espositivo comprende 46 coloratissime creazioni dell’artista che dialogano con le raccolte d’arte del museo.  Si tratta di sculture in ceramica dipinta dall’apparente semplicità, con cui l’artista giapponese, raffinato interprete delle antiche tecniche della ceramica nipponica, esprime una visione del mondo che proietta lo spettatore verso un futuro archetipico che è dentro di noi. Un’occasione per immergersi nel mondo fantastico di Kazumasa, ma anche per riscoprire tesori d’arte del territorio con opere di artisti come “L’opera di Kazumasa Mizokami – spiega Mauro Daniele Lucchesi dell’Associazione Quattro Coronati che ha organizzato l’evento insieme al Museo Diocesano – è un dialogo con i materiali e le tecniche per assecondare la dimensione poetica che si sposa perfettamente con gli esiti formali. È il risultato della dimensione astratta-progettuale dell’artista, quest’ultimo cresciuto come erede della grande tradizione della lavorazione della ceramica orientale, dove domina perfettamente la moderazione della terracotta con cui realizza molte delle sue sculture. Le sue opere non sono solo vettori poetici – prosegue Lucchesi – ma sono anche lavori in una dimensione di sospensione temporale; i temi a cui l’artista da forma sono quelli della quotidianità, quelli circadiani delle piccole cose e delle micro-azioni che costellano lo scorrere della vita dell’uomo”. 

In questo senso esplicative sono le opere “Ragazza che cammina sui fiori”, “Uomo Blu” mentre rimane netta la scelta poetica di Mizokami rispetto al linguaggio scultoreo; rifugge la monumentalità e l’istanza celebrativa che hanno connotato la scultura per millenni, come medium in grado di tramandare figure e gesta eroiche per millenni alla posterità. La sua scultura conquista “l’orizzontalità”, rompe il diaframma fra arte e vita, allontanando quell’aura elitaria che spesso caratterizza l’arte plastica. La scultura di questo artista è inoltre in grado di dialogare in maniera sinergica con l’istanza pittorica, con  la sottile capacità di armonizzare forme e colori, integrare spettro cromatico, volumetrie e proporzioni (basta vedere “Le stelle di Giorno”, “Chiara la Luna”, “Una Goccia di Luna”, solo per citare alcune delle opere esposte) Opere che vengono declinate rispetto alla frazione dell’osservatore sia secondo dinamiche orizzontali che sulla verticalità del muro, testimoniando anche qui una profonda conoscenza dei processi fruitivi. 

La mostra, aperta fino a domenica 15 ottobre nelle sale del Museo Diocesano Via Alberica 26, Massa (Ms), è stata organizzata dall’Associazione Quattro Coronati e dal Museo. E’ visitabile dal mercoledì alla domenica dalle ore 15 alle 19. Per info: e-mail: museodiocesanomassa@gmail.com   tel. 0585 499241. E-mail a.q.coronati@gmail.com, tel. 371 6257954. 

Biografia breve

Nato nel 1958 ad Arita, località famosa in Giappone per la sua ceramica detta “Imari”. Mizokami cresce in una fornace di porcellana gestita dalla famiglia ma nel 1982 lascia il Giappone prima per il Messico, dove insegna scultura, per poi recarsi a Milano dove si diploma all’Accademia di Brera. Dopo il diploma si stabilisce definitivamente a Milano dove vive e lavora con all’attivo numerose e importanti mostre personali e partecipazioni a collettive, in Italia e all’estero.