Nella sede della biblioteca del Collegio dei Comboniani di Khartoum, il sindaco Luca Menesini e l’ ambasciatore italiano in Sudan, Michele Tommasi hanno apposto una targa in ricordo dell’esploratore Carlo Piaggia.
Presenti alla cerimonia anche gli altri componenti della missione in Sudan sulle orme dell’esploratore capannorese partita lo scorso 26 febbraio promossa dall’Istituto Storico Lucchese con l’importante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la collaborazione dell’Ambasciata Italiana in Sudan e il patrocinio della Società Geografica Italiana: Giorgio Tori, vice presidente dell’Istituto Storico Lucchese, Luca Lupi, fotografo, scrittore, profondo conoscitore della cultura africana, Roberto Giovannini documentarista e videomaker, insieme a Gino Barsella missionario laico che vive in Sudan. L’apposizione della targa è stata preceduta, sempre presso il Collegio Comboniano di Khartoum, da una giornata di studio sulla figura di Carlo Piaggia, dedicata in particolare alle ricerche dell’esploratore compiute in Sudan dal 1856 al 1882 che ha riscosso grande successo e apre a nuovi studi su Carlo Piaggia in Sudan. Piaggia esplorò in solitaria i territori dell’Eritrea e dell’ Etiopia, tracciò mappe dei territori inesplorati attorno alle foci del Nilo Bianco e del Nilo Azzurro, e, sua impresa più importante, entrò in contatto e visse per diverso tempo con la tribù conosciuta come Niam- Niam, gli attuali Azande un popolo di cacciatori e guerrieri formidabili.
Una seconda targa in memoria dell’esploratore nato a Badia di Cantignano il 4 gennaio 1827 sarà apposta su un edificio pubblico a Karkoj nel Sudan Meridionale dove Piaggia morì il 17 gennaio 1882 e dove potrebbe ancora trovarsi il suo luogo di sepoltura.
La delegazione resterà in Sudan ancora per alcuni giorni e farà ritorno in Italia il prossimo 6 marzo.