Entrerà in servizio da metà maggio Golar Tundra, la nave rigassificatrice della Snam attraccata domenica notte al porto di Piombino, in provincia di Livorno. Resterà nel porto toscano per tre anni prima di venire ricollocata nel sito off-show che, come hanno anticipato lunedì 20 marzo in conferenza stampa in porto a Piombino i vertici della stessa Snam, troverà spazio o nell’Alto Tirreno o nell’Alto Adriatico.

Produzione gas da maggio

“Entro la metà di maggio – ha detto Massimo Derchi, managing director di Snam Rete Gas – entreremo in servizio commerciale”.

Il primo carico “per fare i test – ha aggiunto l’ad di Snam Fsru Italia, Elio Ruggeri – arriverà a fine aprile. A breve sapremo chi si sarà aggiudicato la capacità della Golar Tundra per i prossimi 20 anni”. La nave rigassificatrice resterà in porto a Piombino per tre anni: entro il 26 giugno, secondo la proroga concessa dal presidente della Toscana Eugenio Giani, Snam dovrà presentare il progetto integrativo di ricollocazione della nave in offshore. “Stiamo lavorando – ha detto Ruggeri – sul sito dove spostare la Golar Tundra allo scadere dei tre anni che sono stati concessi per la permanenza qui al porto di Piombino. Sono due ipotesi: sia nell’alto Tirreno sia nell’alto Adriatico”.

Golar Tundra, la ‘nave della libertà’

La nave, lunga circa 293 metri, larga circa 43 metri e alta circa 55 metri, è dotata di quattro serbatoi di stoccaggio di Gnl. Costruita nel 2015, ha una capacità di stoccaggio di circa 170.000 metri cubi di gas naturale liquefatto e una capacità di rigassificazione continua di 5 miliardi di metri cubi l’anno.  

“La Golar Tundra – ha aggiunto il commissario straordinario per l’opera, il presidente della regione Toscana Eugenio Giani – per me è ‘la nave della libertà‘ perché diventiamo autosufficienti senza nessun condizionamento da parte di situazioni geopolitiche o determinate da guerre”. Lo stesso Giani, in mattinata, in un incontro pubblico di metà mandato a Firenze aveva detto: “L’arrivo della nave rigassificatore a Piombino è il simbolo della Toscana del fare, della Toscana a servizio del paese”. La Golar Tundra, dopo 26 giorni di navigazione, è arrivata domenica notte, attorno le 23, al porto di Piombino, poco dopo la partenza dell’ultimo traghetto per l’Elba, accolta con sospetto dalla cittadinanza: sono state oltre 60 le manifestazioni organizzate in questi mesi per contrastare la decisione presa dal governo Draghi e confermata da quello Meloni.

Compensazioni per Piombino

Lo stesso Giani, in mattinata, ha parlato di nuovo del capitolo compensazioni per la cittadina toscana. “Voglio tranquillizzare sui riflessi della nave sulla città di Piombino. Abbiamo un memorandum con 10 compensazioni, che vanno dalle bonifiche alle energie rinnovabili agli sconti in bolletta per imprese famiglie. Il memorandum l’ho legato alla concessione: sarà anche compito del comune – ha insistito Giani – passare da un atteggiamento solo passivo ad un atteggiamento diverso”. Lo stesso Giani poi ha lanciato un appello al Parlamento: “alcuni esponenti del Pd hanno presentato un emendamento al Pnrr per 40 milioni in più per le bonifiche che si aggiungono a quelle contenute nell’accordo di programma. Se il Parlamento lo vota – ha concluso il commissario per l’opera – in tutto 80 milioni saranno pronti per le bonifiche, che sono il primo passo delle compensazioni”.

Scetticismo

Il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, però insiste: “La questione è tutt’altro che risolta: c’è ancora un ricorso pendente al Tar e, checché ne dica il presidente Giani, se il tribunale deciderà di accoglierlo, la Golar Tundra dovrà disormeggiare e andarsene dalla nostra città”

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ultimo aggiornamento: 21-03-2023