Il presidente del Consiglio regionale nella città delle belle torri nel giorno in cui è stata dichiarata patrimonio Unesco nel 1990. Visita anche all’ex carcere ed ex convento San Domenico. “Lo straordinario impegno dell’amministrazione comunale permetterà a cittadine e cittadini di vivere questi spazi come luogo comune e di aggregazione”
La bellezza, come la libertà, non è mai scontata. Quando camminate e vivete la vostra meravigliosa città, ricordatevi di averne cura e di essere ambasciatori del lavoro e della grande intuizione di chi ha realizzato San Gimignano e le sue straordinarie torri”. È il messaggio che il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, ha consegnato alle ragazze e ai ragazzi della scuola media Linda Brown stamani, lunedì 12 dicembre, giorno in cui la città di San Gimignano è stata dichiarata patrimonio Unesco.
In visita nella città delle belle torri, il presidente, insieme all’assessore alla Cultura Carolina Taddei, ha incontrato e dialogato con le studentesse e gli studenti e festeggiato i 32 anni di San Gimignano patrimonio Unesco. Un riconoscimento che “deve essere motivo di orgoglio. Chi vive qui da sempre potrebbe abituarsi a questa bellezza ma queste torri, questo patrimonio storico e culturale appartiene a tutti e per tutti va preservato e curato”. “L’arte, la cultura, il paesaggio sono beni così straordinari che non possono appartenere a pochi e qui, da tanti secoli, il genio creativo dell’uomo si è espresso in un modo che suscita meraviglia”. “Nel percorrere le strade di questo suggestivo luogo – ha detto ancora Mazzeo alle ragazze e ai ragazzi – ho avvertito la sensazione di un tempo che oggi voi definireste in stand by. Vivete in un luogo stupendo che appartiene a tutti. E di questa bellezza voi ne siete i custodi”.
Alle ragazze e ai ragazzi il presidente ha ricordato anche la storia della scuola: “Linda Brown era una bambina afroamericana che circa 70 anni fa nel suo paese in Kansas non veniva accolta nella scuola di tutti per il colore della sua pelle. La famiglia lottò perché le fosse riconosciuto questo diritto e il caso fece scalpore finché la Corte Suprema americana non dichiarò che lei, i bambini e ragazzi neri avevano diritto a frequentare le scuole di tutti. Non esistono cause impossibili quando si lotta per quelle giuste” ha detto ancora Mazzeo.
Il presidente, insieme al vicesindaco Niccolò Guicciardini, ha proseguito la visita recandosi all’ex carcere ed ex convento San Domenico. Struttura che “grazie all’intuizione e al grande lavoro dell’amministrazione comunale, sarà riconsegnato alle cittadine e cittadini come spazio comune di aggregazione e confronto, luogo di cultura e libertà”.