Redditi, quelli ufficiali, da indigente, per un parrucchiere di origine campana, con precedenti specifici anche gravi, che gestiva la sua attività lavorativa ufficiale nel capoluogo cittadino. 

Il viavai di clienti, soprattutto giovani, ha destato però l’interesse dei militari della Guardia di Finanza di Siena, gli esigui redditi dichiarati hanno fatto chiudere il cerchio facendo insospettire gli investigatori. 

I militari hanno così attenzionato nel tempo ed in modo riservato il soggetto poi tratto in arresto, riconoscendo tra i frequentatori del salone alcuni abituali assuntori di sostanze stupefacenti locali che, tra l’altro, si intrattenevano presso l’attività per un tempo troppo breve per ricevere prestazioni professionali. 

Gli approfondimenti eseguiti, anche attraverso l’incrocio delle risultanze di altre analoghe investigazioni svolte dalla Guardia di Finanza di Siena sul territorio sotto la direzione della locale Procura, hanno consentito di sfruttare proficuamente la rete relazionale di taluni assuntori, che saranno segnalati – circa 40 – alle Prefetture competenti, tra cui quella senese e di acquisire elementi utili a corroborare l’emissione di un decreto di perquisizione locale e domiciliare, prontamente rilasciato dall’autorità giudiziaria. 

Le perquisizioni a conclusione dell’attività disimpegnata, eseguite nella mattina del 16 dicembre scorso con l’ausilio delle unità cinofile antidroga del Corpo in forza al Comando Provinciale di Grosseto, hanno permesso di rinvenire circa 6 chili di Hashish, 500 grammi di Marijuana e 200 grammi di Cocaina, il tutto in larga parte confezionato in dosi dello stesso peso, circostanza che ha corroborato l’ipotesi investigativa di spaccio. 

Sono stati sequestrati 3 bilancini di precisione ed una pistola a salve, riproduzione fedelissima di quelle in uso alle forze dell’ordine. Qualora immesso sul mercato lo stupefacente avrebbe consentito introiti per non meno di 100.000 Euro. 

Il soggetto quando è stato tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti era in possesso della somma in contanti di 1.500 Euro in banconote da piccolo taglio, sequestrate in quanto ritenute proventi di spaccio. La somma sequestrata paradossalmente è risultata essere pari a circa un terzo di quanto dichiarato al Fisco dall’uomo in taluni anni di imposta in ragione del lavoro svolto. 

Per l’arrestato, al termine della breve ma intensa attività di investigazione, si sono aperte le porte del carcere di Siena ove è stato condotto dal personale del locale Gruppo per essere messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente. 

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