L’assessora precisa che non si tratta di una Rsa, ma di una comunità familiare, cui si accede solo in forma privata e non tramite i servizi territoriali.

“Quello che sta emergendo in Garfagnana è estremamente grave”. Si apre così una dichiarazione dell’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli, a seguito della vicenda che riguarda il trattamento degli anziani di una casa famiglia di Bagni di Lucca, i cui titolari sono stati arrestati.
“Auspichiamo – prosegue – che si faccia al più presto piena chiarezza rispetto a quanto si legge sugli organi di informazione e voglio rappresentare innanzitutto la mia vicinanza alle persone fragili coinvolte e alle loro famiglie”.

“A margine della vicenda giudiziaria – aggiunge l’assessora – ritengo però necessaria anche una precisazione, rispetto ad alcuni titoli di giornali e servizi televisivi. La struttura in questione non è una Rsa, ovvero una struttura residenziale sociosanitaria destinata a persone anziane non autosufficienti. Si tratta, invece, di una ‘comunità familiare’ per persone fragili ma autosufficienti, cui si accede in maniera completamente privata e che non opera nell’ambito di un accreditamento con il sistema regionale. Dico questo – continua – a tutela delle Rsa, di chi ci lavora, e del sistema regionale di accreditamento e controllo. Nelle Rsa vivono persone anziane non autosufficienti e per la maggior parte gravi o molto gravi. Per questo devono essere garantiti una serie di precisi requisiti strutturali e organizzativi, con determinati livelli e tipologie di personale, che consentano di dare adeguata assistenza e cura alle persone fragili ospitate”.

“Questa precisazione – conclude la Spinelli – non entra nel merito di alcuna vicenda, ma ho ritenuto farla per chiarezza e per riconoscere il ruolo importante delle Rsa: sappiamo bene tutti noi l’impegno e gli sforzi messi in atto per garantire il servizio da parte dei soggetti gestori e del personale delle Rsa nella nostra regione in particolare negli ultimi anni con la pandemia, e ancora oggi con le difficoltà del caro energia”.