Due anni di reclusione per Luana Coppini, titolare della dita in cui è avvenuto l’incidente mortale, e un anno e sei mesi per il marito, Daniele Faggi. Lo ha deciso il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Prato, Francesca Scarlatti, che ha accolto il patteggiamento su cui avevano trovato un accordo pubblica accusa e legali di due dei tre imputati per la morte di Luana D’Orazio, operaia non ancora 23enne rimasta schiacciata in un macchinario dell’azienda di lavorazione tessile ‘Orditura Luana’ di Montemurlo, in provincia di Prato, il 3 maggio 2021.

Entrambe le pene prevedono la sospensione con condizionale. Il giudice ha deciso anche di rinviare a giudizio il terzo imputato, il manutentore Mario Cusimano, che affronterà il processo per l’accusa di omicidio colposo e rimozione dolosa di cautele antinfortunistiche. Durante l’udienza preliminare gli avvocati dei due principali imputati, Luana Coppini e Daniele Faggi, titolari dell’orditura di Montemurlo, avevano proposto un patteggiamento a due anni. Le richieste di patteggiamento della difesa erano di un anno e sei mesi per Faggi e due anni per Coppini.