E’ senza sosta l’attività della Cross, la  struttura che opera per conto del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile con l’obiettivo di coordinare i soccorsi sanitari in supporto alle Regioni colpite da una grande emergenza.

L’emergenza di questi mesi si chiama Ucraina e dagli aeroporti della Polonia vengono organizzati ogni settimana voli di soccorso per trasportare feriti di guerra, malati, persone che hanno bisogno di cure che non possono più ricevere nel paese devastato dalla guerra. Ed ecco che la Cross entra in azione. Dal 1 marzo ad oggi , da quando è partita l’operazione MedEvac (operazione evacuazione pazienti trasferiti) sono stati trasportati 202 pazienti, di cui 147 minorenni, in un totale di 29 missioni di trasferimento di pazienti gravi.

L’operazione è gestita dal Dipartimento di protezione civile con il coordinamento della Cross (Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario). L’obiettivo è quello di portare in salvo dall’Ucraina pazienti feriti in guerra, ma anche malati oncologici o affetti da gravi patologie, che hanno bisogno di continue cure che nel loro paese non possono più essere assicurate.

Ma vediamo nel dettaglio: il 68 per cento dei trasferimenti è stato fatto con mezzi della guardia di finanza (15 missioni e 136 pazienti trasferiti); il 24 per cento delle missioni è stato fatto con aerei privati (9 missioni e 50 pazienti trasportati); il 7 per cento dalla guardia costiera (3 missioni e 13 pazienti), mentre l’1 per cento dei pazienti è arrivato con trasporto su gomma (2 missioni e 3 pazienti trasportati).

“La Cross è un’eccellenza europea di cui siamo molto orgogliosi- dice il presidente Eugenio Giani-, una ‘macchina’ straordinaria che nei momenti più difficili dà il meglio di se. Lo abbiamo visto  durante l’apice della  pandemia  quando la Cross ha salvato la vita  a centinaia di persone grazie ai trasferimenti dei pazienti nelle terapie intensive. E lo stiamo vedendo ora, le vite che vengono salvate attraverso cure che possono essere garantite grazie al trasferimento dei pazienti dai luoghi di guerra. La Cross mobilita ambulanze, elicotteri e anche gli aerei dell’areonatica militare come sta succedendo in queste ore  per i malati  oncologici soprattutto minori.Questo processo virtuoso  è il frutto anche di un integrazione sempre più forte fra la protezione civile e la sanità, due sistemi con percorsi diversi, ma la cui sinergia dà risultati straordinari dei quali sono estremamente grato”.
 

“Ogni volo partito dalla Polonia, ogni vita salvata ha un valore inestimabile- prosegue l’assessora alla protezione civile Monia Monni– , e sono molto orgogliosa che a questo stia contribuendo anche la Toscana. Grazie a tutte le operatrici e a tutti gli operatori della CROSS, state facendo un lavoro la cui importanza non si può quantificare. Tutti abbiamo negli occhi le immagini delle madri ferite che fuggono dalla maternità ormai distrutta di Mariupol, degli ospedali sventrati dai colpi di artiglieria o conquistati dai soldati russi. Fin dai primi giorni del conflitto questi luoghi, dove ci si dovrebbe sentire al sicuro, dove si è curati, sono diventati degli inferni, obiettivi dei missili russi.”.
 

I pazienti ucraini che stanno giungendo in queste ore sono nella maggioranza dei casi minori (dei 202, 147 sono minori e 55 maggiorenni) che vengono trasferiti nelle aree ospedaliere oncologiche (105 persone, di cui 72 bambini). Ma non solo. Trenta persone sono state trasferite in aree chirurgiche traumatiche, 2in terapia intensiva, 65 in aree mediche generali.

“Dopo l’emergenza pandemica- aggiunge il direttore della Cross Piero Paolini– un altro impegno importante per la CROSS che sta gestendo, come riconosciuto da più parti, operazioni oggettivamente molto difficili a causa del contesto di guerra in cui si trova ad operare; un’esperienza unica con numeri di evacuazione di pazienti mai visti dopo la seconda guerra mondiale. Voglio ringraziare i miei colleghi della CROSS, la Regione, il Dipartimento di protezione civile e la Direzione della Azienda USL Toscana Centro, unitamente al mondo del volontariato, per il sostegno che non ci hanno mai fatto mancare “
 

I pazienti sono stati così distribuiti nelle varie regioni
 Lazio 44, Lombardia 42, Toscana 29, Liguria 24, Veneto 19, Emilia Romagna 17, Abruzzo 6, Puglia 5, Piemonte 4, Friuli Venezia Giulia 2, Umbria 2, Marche 6, Campania 2

La maggior parte partono dall’aeroporto di Rzeszow, ma i voli arrivano anche da Varsavia, Cracovia, Stettino e Iasi.