Tutelare, organizzare e valorizzare i boschi toscani: anche per il 2022 la giunta regionale ha deliberato di destinare oltre 7 milioni di euro per sostenere queste attività. 
L’impegno riguarda la delega per la realizzazione degli interventi operati dalle Unioni e dai Comuni tramite l’impiego degli operai forestali che, oltre che per i lavori di forestazione, rivestono un ruolo essenziale nella lotta attiva agli incendi boschivi per i quali sono impiegati insieme alle forze del volontariato toscano.

“E’ essenziale – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – per la valorizzazione e tutela del patrimonio forestale, poter contare sul presidio territoriale delle maestranze forestali, la cui professionalità ed esperienza è garanzia, ormai da quasi mezzo secolo, di un’azione quotidiana di manutenzione e controllo delle grandi superfici boscate che fanno della nostra Toscana che, non dimentichiamolo, è la regione più boscata d’Italia”.

Il patrimonio agricolo forestale della Toscana si estende su una superficie complessiva di 109.785 ettari ed è suddiviso in 52 complessi forestali. Il 91,4% della superficie è occupato da territori forestali ed il restante 8,6% è rappresentato da superfici agricole, pascoli e altre superfici.

Si tratta di un patrimonio che si trova in aree anche di elevato pregio ambientale e naturalistico, per le quali è essenziale, sia in termini economici che sociali, di manutenzione dell’assetto idrogeologico e della costante presenza e presidio dell’uomo. 
Ogni area del patrimonio regionale è inserita in complessi piani di gestione pluriennale che definiscono, per ogni anno, gli interventi da realizzare per il mantenimento della risorsa, assicurandone la fruizione pubblica sotto il coordinamento di Ente Terre Regionali Toscane.

Le superfici forestali del PAFR sono gestite sulla base di piani di gestione redatti dagli Enti locali (17 Unioni dei Comuni e 7 Comuni) che possono contare su oltre 400 operai forestali, oltre ad un contingente di circa 120 tra tecnici e personale amministrativo impegnato, tra l’altro, nelle procedure attinenti le pratiche del vincolo idrogeologico forestale. Sono ormai oltre 6.000 le richieste che ogni anno vedono coinvolti cittadini ed imprese per l’utilizzo del bosco che deve avvenire nel pieno rispetto della Legge forestale regionale a tutela della valorizzazione sostenibile ed attenta della risorsa legno.