Un “grazie”, pronunciato in modo chiaro con il sorriso e un profondo senso di gratitudine.

L’unica parola conosciuta, almeno fino a questo momento dagli amici ucraini, è stata espressa con grande consapevolezza dagli undici richiedenti protezione internazionale, famiglie con bambini e ragazzi dai 4 ai 13 anni, giunti da qualche settimana nel comune di Barberino Tavarnelle, che ieri hanno preso parte al pranzo di solidarietà, organizzato dalle associazioni di Barberino Tavarnelle, a sostegno della popolazione ucraina. Un benvenuto caloroso che oltre 150 persone, sedute ai tavoli della struttura del Mocale, hanno rivolto agli ucraini, ospiti di alcuni cittadini, per condividere l’obiettivo di offrire un aiuto concreto alle famiglie colpite dalla guerra in corso da più di un mese in Ucraina.

Il pranzo, realizzato grazie ad una squadra di volontari, è stato allestito dalle associazioni Unione Polisportiva Tavarnelle, dal Circolo Arci La Rampa, dalla Misericordia di Barberino Tavarnelle, dal Comitato Genitori dell’Istituto comprensivo Don Lorenzo Milani con il patrocinio del Comune. Il ricavato sarà devoluto a favore dell’acquisto di farmaci, alimenti e beni di prima necessità per l’emergenza ucraina. Nel corso dell’iniziativa si è tenuta una lotteria con buoni e premi messi a disposizione dal Centro commerciale naturale di Tavarnelle ed altre attività commerciali del paese.

“Un ringraziamento a tutta la comunità, ai volontari e ai commercianti che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa – hanno dichiarato Antonio Campone, presidente dell’Unione Polisportiva Tavarnelle, Anna Canacci del Circolo Arci La Rampa e Paolo Naldini, governatore della Misericordia di Barberino Tavarnelle – ancora una volta il senso civico e lo spirito solidale che da sempre contraddistinguono il nostro territorio hanno dato prova di sé, creare reti di accoglienza e ponti di amicizia e relazioni con chi ha più bisogno è un comune denominatore che ci fa sentire parte di una comunità, attenta e sensibile alle fragilità, che si rimbocca le maniche di fronte all’emergenza e non vuole lasciare indietro nessuno. Lo abbiamo fatto negli anni per tutti coloro che, in fuga dai loro paesi, segnati da morte, violenza, dittatura, hanno chiesto rifugio e asilo nel nostro territorio e continueremo a farlo nel nome di quell’imprescindibile valore fondante che sono i diritti umani, principio costituzionale che ognuno di noi è tenuto a tutelare, preservare e rispettare contro ogni forma di prevaricazione e discriminazione”.  Ad allietare il pranzo le splendide voci del Coro di Santa Lucia al Borghetto.

A nome dell’amministrazione comunale è intervenuta l’assessora al Bilancio Anna Grassi. “La cultura di pace è qualcosa che si costruisce ogni giorno – ha dichiarato – è un aspetto integrante del nostro vivere civile, coltivarla con progetti e azioni permanenti, come il Tavolo della Pace, l’attività di cooperazione internazionale e i tanti interventi di carattere sociale, educativo, culturale, volti all’integrazione, all’accoglienza e all’inclusione, che mettiamo in campo tutto l’anno, è un impegno che l’amministrazione comunale non potrebbe realizzare senza il supporto delle associazioni di volontariato, risorsa indispensabile per la crescita del nostro territorio”. All’iniziativa era presente anche l’assessora allo Sviluppo economico Tatiana Pistolesi.