Regione Toscana e Comando Regionale della Guardia di Finanza firmano un nuovo accordo di collaborazione. L’obiettivo comune è contrastare eventuali frodi, abusi ed irregolarità di natura economica e finanziaria, con controlli e scambio di informazioni a partire da chi beneficia di incentivi, sostegni e finanziamenti pubblici. Un fronte di spesa da monitorare e che, con le risorse del Pnrr, si farà ancora più ampio nei prossimi mesi. A firmare l’intesa sono stati il presidente della Toscana Eugenio Giani e il generale di divisione Bruno Bartoloni, comandante regionale della Guardia di Finanza.
“L’obiettivo – spiega Giani – è anche quello di prevenire infiltrazioni criminali negli investimenti e nei lavori che saranno messi in cantiere nei prossimi anni, finanziata con una mole di risorse, tra Pnrr, altri fondi europei e fondi di coesione, che non è mai stata così ampia”. “La collaborazione con la Guardia di Finanza – prosegue Giani – sarà un contributo importante per la gestione efficace ed efficiente di queste risorse”.
Non è la prima collaborazione tra Regione e Guardia di Finanza. Proficue esperienze ci sono già state in passato: già il protocollo siglato nel 2013 prevedeva un coordinamento dei controlli sui beneficiari di prestazioni assistenziali o di servizi di pubblica utilità, in modo da ridurre il rischio di truffe o irregolarità. L’intesa firmata oggi prosegue lungo quel solco, che si intende ulteriormente irrobustire.
In particolare la Regione (ma anche Artea, agenzia per le erogazioni in agricoltura) metterà a disposizione della Guardia di Finanza dati, notizie, informazioni ed analisi, ma anche segnalerà eventuali misure o settori più ‘esposti’ e dunque bisognosi di maggior attenzione od approfondimenti. Tutte le azioni messe in campo hanno lo scopo di prevenire o reprimere frodi od abusi. Con una separata convenzione tecnica verrà prevista anche la possibilità, da parte della Guardia di Finanza, di collegarsi alle banche dati della Regione. La Guardia di Finanza sceglierà come e se utilizzare gli elementi acquisiti, per orientare e rafforzare la propria azione di prevenzione, ricerca e repressione di illeciti economici e finanziari condotti a danno dei bilanci della Regione stessa, dello Stato e o dell’Unione europea. Segnalerà inoltre, nel rispetto del segreto investigativo, le risultanze emerse, laddove ritenute utili allo svolgimento dei compiti istituzionali della Regione, che provvederà a sua volta a comunicare le iniziative o provvedimenti di conseguenza adottati.
L’accordo firmato, della durata di due anni, prevede anche la possibilità di organizzare incontri e corsi di formazione per il rispettivo personale.
Il generale Bruno Bartoloni, comandante regionale in Toscana, ha sottolineato come
l’intesa si ponga in linea con le previsioni del decreto legislativo 68 del 2001, che affida al corpo della Guardia di Finanza la missione di polizia economico finanziaria, nel cui ambito rientra la tutela dei bilanci pubblici ai vari livelli di governo (e dunque Unione Europea, Stato, Regioni ed Enti locali). Purtroppo le truffe a danno della pubblica amministrazione sono considerate in questo momento dalla criminalità un’attività remunerativa, ha spiegato ancora il generale, e la legalità è una fattore di successo chiave per un programma come il Pnrr. La rinnovata collaborazione tra Guardia di Finanza e Regione, migliorando la già eccellente sinergia tra le istituzioni, rafforza secondo il comandante la possibilità di garantire efficacia, efficienza e legalità nella spesa pubblica.