L’Azienda ospedaliera Careggi è nell’elenco dei top 250, stilato dal prestigioso settimanale “Newsweek”: è la prima volta che un ospedale della Toscana raggiunge questo importante risultato.

La nuova classifica dei 250 migliori ospedali al mondo è stata pubblicata il 3 marzo. La graduatoria è il frutto del lavoro svolto da Statista Inc, società leader nella ricerca di dati a livello mondiale, e dalla rivista statunitense “Newsweek”.

In totale sono stati raccolti dati e informazioni che provengono da oltre 2.000 ospedali in 25 diversi Paesi di tutto il mondo. La classifica rappresenta il meglio delle strutture ospedaliere a livello internazionale, che vantano eccellenze nel campo medico, infermieristico e della tecnologia all’avanguardia, applicata alla medicina.

In tutto sono 16 gli ospedali italiani presenti nella top di “World’s Bbst hospitals 2022”. La prima posizione di strutture italiane nella classifica internazionale è quella del Policlinico universitario Gemelli, gli altri ospedali nei top 250 sono il Niguarda di Milano, il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, il San Raffaele di Milano, l’Istituto clinico humanitas di Rozzano, l’Azienda ospedaliera di Padova, il Borgo Trento di Verona, il Policlinico San Matteo di Pavia, il Papa Giovanni di Bergamo, l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, l’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi, l’Ospedale di Parma, il Sacro Cuore di Verona, il San Raffaele Turro di Milano, il Molinette di Torino, il presidio ospedaliero Spedali Civili di Brescia.

L’Aou Careggi ha raggiunto nel 2021 il più alto numero di pubblicazioni censite su riviste indicizzate (in tutto 1682), rispetto agli anni precedenti (sono state 1091 nel 2019 e 1532 nel 2020) con un elevatissimo valore di “impact factor”. Parallelamente anche l’impegno nell’innovazione e nell’aggiornamento tecnologico ha mantenuto il passo in tutte le aree: dalla diagnostica a una nuova Anatomia patologica, alla ricerca, dove sono state create nuove infrastrutture, fino alla terapia, con l’avvio di quelle geniche in ambito oculistico e dell’emofilia.

Oltre alla classifica dei primi 100 ospedali a livello mondiale, gli autori hanno stilato una classifica per ciascuno dei 25 Paesi considerati. Tra i dati processati ci sono quelli del Programma nazionale esiti (Pne), gestito da Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) per conto del Ministero della Salute. Nella classifica di “Newsweek 2022” dei migliori ospedali nel nostro Paese quello di Careggi occupa la 14esima posizione, ma nell’elenco dei primi 100 italiani troviamo altri ospedali toscani: l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana al 30° posto e, inoltre, l’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, il Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli, il San Giuseppe di Empoli, il Lotti di Pontedera e quelli di Lucca e di Livorno.

“Il sistema sanitario toscano si conferma ai primi posti nella sanità italiana e con il riconoscimento della prestigiosa rivista americana, anche mondiale – commenta il presidente della Regione Eugenio Giani -. In una fase delicata come quella che stiamo vivendo, questo riconoscimento internazionale non può che renderci fieri del grande lavoro dei nostri professionisti”.

“Siamo orgogliosi dello standing internazionale che abbiamo raggiunto e consolidato nei due anni più critici per la sanità mondiale degli ultimi decenni – afferma l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini -. Il Covid-19 non solo ha sfidato la tenuta dei nostri sistemi sanitari, ma ha aperto nuovi scenari di ricerca e di trattamento delle patologie non-Covid, che stanno modificando il rapporto dei pazienti con l’ospedale”.

“La classifica di Newsweek dimostra che Careggi è in prima linea nel processo di innovazione, portato avanti dalle migliori realtà a livello mondiale – sottolinea il direttore generale Rocco Damone – e il nostro ringraziamento va ai nostri professionisti costantemente impegnati nell’assicurare sempre maggiori livelli di eccellenza.

L’iniziativa di “Newsweek” nasce dall’esigenza di aiutare a orientare correttamente la popolazione in una sanità globale, con l’obiettivo specifico di indicare quali ospedali offrono il più alto standard di cura a livello internazionale.

L’Italia (insieme a Usa, Germania, Giappone, Corea del Sud, Francia, Regno Unito, Spagna, Brasile, Canada, India, Australia, Messico, Paesi Bassi, Polonia, Austria, Tailandia, Svizzera, Svezia, Belgio, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Israele e Singapore) figura tra i 25 Paesi presi in considerazione nell’indagine, che sono stati selezionati principalmente in base al tenore e all’aspettativa di vita, alle dimensioni della popolazione, al numero di ospedali e alla disponibilità di dati.

Per redigere la classifica gli autori si sono avvalsi di 3 tipi di fonti: il parere degli esperti (medici, direttori di ospedali e professionisti sanitari sono stati invitati a partecipare a un sondaggio internazionale online che ha coinvolto oltre 70.000 operatori); i risultati delle indagini di soddisfazione sui pazienti e i Kpi sanitari (Key performance indicators) ossia indicatori, che misurano le performance ospedaliere.

A livello internazionale il podio è stato conquistato da tre ospedali statunitensi: il Mayo clinic di Rochester in Minnesota, il Cleveland clinic di Cleveland in Ohio, e il Massachusetts general hospital di Boston.