“Come posso definirla: artista, pittore, architetto, scienziato, ingegnere?”. “Inventore” risponde Leonardo da Vinci. E ancora, gli chiedono, “che cos’è la verità, maestro”. Sono alcune delle domande dell’”intervista impossibile” al centro del film “Essere Leonardo da Vinci”, proiettato mercoledì 23 febbraio all’interno del padiglione Italia a Expo Dubai dove, da quando è iniziata l’esposizione universale, c’è un grande flusso di visitatori vista la posizione strategica.

Il regista Massimiliano Finazzer Flory aveva invitato ad assistere all’evento, in rappresentanza del Comune di Vinci, la vicesindaca Sara Iallorenzi e l’assessora alla pubblica istruzione Chiara Ciattini. “Siamo rimaste piacevolmente impressionate – raccontano Iallorenzi e Ciattini – sia per quanto riguarda la pellicola, che per la splendida architettura del padiglione dedicato al nostro Paese in cui la creatività e l’innovazione danno vita al tema dell’intero progetto, ‘La bellezza che unisce le persone’, che in realtà ha molto a che vedere con l’opera di Leonardo”.

Nel film “Essere Leonardo da Vinci, un’intervista impossibile”, della durata di 80 minuti, due giornalisti molto diversi tra loro per provenienza – uno è americano e l’altro italiano – ed età ripercorrono le tracce di Leonardo per provare a parlare con lui, con questo “genio senza pace” che nella finzione narrativa prende vita attraverso i pensieri e le “profezie” che ha lasciato nei suoi scritti.

La sua storia viene raccontata anche tramite passaggi nei luoghi più significativi della vita di Leonardo, tra cui la casa natale di Anchiano, il Museo Leonardiano e il territorio di Vinci. “Uno degli aspetti che ci ha emozionato di più – concludono la vicesindaca e l’assessora alla pubblica istruzione di Vinci – è proprio la presenza dei nostri luoghi, quelli che frequentiamo ogni giorno, come protagonisti di fronte a un pubblico internazionale, nella cornice di uno degli eventi più prestigiosi a livello globale. Questa esperienza dovrà darci ancora più energia da spendere nella cura e nella valorizzazione dell’eredità di Leonardo nel nostro Comune”.

“Il genio di Leonardo a Dubai – dice il regista Massimiliano Finazzer Flory – è ricerca di un rapporto tra l’energia sotto la terra e quella degli uomini che la vivono sopra. Vinci ha ancora una lezione da insegnare: erbe, piante e alberi sono i nostri docenti. L’Italia non è un padiglione provvisorio ma un expo della cultura sempre aperto alle connessioni più importanti: le emozioni, i sentimenti”.