Air France e Klm, saltano posti di lavoro a Firenze e Prato: oggi sciopero contro le procedure di licenziamento collettivo. Filt Cgil-Fit Cisl-UilTrasporti: “La pandemia non sia una scusa per distruggere l’occupazione, bisogna piuttosto agganciare la ripresa. Le istituzioni locali intervengano”

Nel mese di gennaio 2022 le compagnie aeree Air France e Klm hanno aperto procedure di licenziamento collettivo a livello nazionale. In Toscana sono interessati i lavoratori dei presìdi di Prato (Klm, su 5 lavoratori all’ufficio Cargo, dichiarati 4 esuberi) e Firenze (Air France, aeroporto di Peretola, su 5 lavoratori dichiarati 3 esuberi). Riteniamo che il processo di riorganizzazione che le due compagnie stanno mettendo in atto sia incomprensibile dal punto di vista dei risultati e sconsiderato dal punto di vista del momento storico in cui si sta sviluppando.

La crisi del trasporto aereo dovuta alla pandemia, quindi temporanea, non può essere la scusa per distruggere posti di lavoro dopo decine di anni in cui i profitti dei soggetti più forti del settore sono stati considerevoli. Nel momento in cui il settore si misura con la ripartenza post-pandemia, tagliare i posti di lavoro significa ostacolare una ripresa che in questo modo vedrà invece la Toscana clamorosamente ridimensionata dal processo per oggi e per domani. Creare esuberi significa scaricare i lavoratori, quei lavoratori che, anche nel periodo di pandemia, hanno permesso di raggiungere gli obiettivi, con il loro impegno quotidiano.

Questo per noi resta un atto inaccettabile.

Oggi i lavoratori sono in sciopero: è solo un primo passo per manifestare il nostro dissenso alla scelta di quelle aziende che irresponsabilmente scelgono di scaricare i lavoratori, le loro famiglie e con esse il territorio toscano. Chiediamo alle amministrazioni locali di farsi parte attiva nella difesa di posti di lavoro che rappresentano professionalità, prospettiva ed anche potenzialità di sviluppo per tutto il tessuto produttivo della nostra Regione.