“Gentilissimi, l’improvvida guerra che la Russia ha pervicacemente voluto scatenare nei confronti dell’Ucraina ha immediatamente prodotto i suoi nefasti effetti, come era inevitabile che fosse. A solo un giorno dal suo inizio, il Presidente ucraino Zelensky ha comunicato la morte di già 137 soldati ed il ferimento di 316 mentre i media riportano che almeno120 civili siano stati uccisi. Dati, questi, destinati a crescere rapidamente in modo esponenziale a mano a mano che l’invasione dell’Ucraina prosegua e i bombardamenti ai danni dei civili si intensifichino, dando luogo ad una devastante realtà con conseguenze pesanti per la popolazione civile e particolarmente drammatiche per le persone di minore età”.
Comincia così l’accorato appello che la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana, Camilla Bianchi, rivolge ai presidenti di Giunta e Consiglio, Eugenio Giani e Antonio Mazzeo, agli assessori e consiglieri regionali tutti. Una forte richiesta ad intervenire e assicurare tempestivamente, con ogni mezzo possibile, accoglienza per bambine e bambini, ragazze e ragazzi ucraini.
“A livello umanitario – continua Bianchi – ogni guerra è prima e innanzitutto una guerra contro le bambine e i bambini, che tra i vulnerabili sono le persone più vulnerabili. Così, non possiamo non essere fortemente preoccupati del fatto che il conflitto in corso venga a incidere, nella sola Ucraina, sul destino di oltre sette milioni di esseri del tutto innocenti, stando ai dati di Save the Children, per cui la follia della guerra non trova né può trovare alcuna spiegazione. Bambine e bambini, ragazze e ragazzi che rischiano di perdere la vita o di riportare gravi danni fisici e che, in ogni caso, subiranno forti disagi psicologici essendo costretti a rinchiudersi negli scantinati e nei rifugi antiaerei, in cui dover passare lunghe notti e giorni esposti a gelide temperature, o ad essere sfollati dalle loro case per andare a soggiornare presso estranei, spesso in anguste e precarie condizioni. Persone di minore età terrorizzate dai bombardamenti, che vivono in uno scenario di dolore e di morte, a cui viene chiesto di fuggire con solo i vestiti addosso verso un futuro che non conoscono” prosegue Bianchi.
“Persone, quindi, che non possono in alcun modo essere abbandonate ed a cui deve andare tutto il nostro possibile aiuto sia materiale che morale, anche per dare effettività a quei fondamentali principi e valori su cui si fonda la nostra Carta costituzionale ed a cui si ispira la Comunità europea di cui facciamo parte”.
“Pertanto, ritenendo anche di esprimere un comune sentire dei cittadini toscani, rivolgo un accorato appello a codesto Governo regionale affinché voglia riservare una particolare attenzione alla situazione delle persone di minore età in fuga dal conflitto bellico in atto, adoperandosi tempestivamente con ogni possibile mezzo per assicurare al meglio una loro eventuale specifica accoglienza nel nostro territorio”.
“Del resto, come codesta Presidenza regionale ha già avuto modo di dichiarare, lo spirito della Toscana non può che essere quello della garanzia dei diritti e delle libertà.
E allora adoperiamoci, ognuno per quanto nelle proprie possibilità, affinché la solidarietà prevalga sull’egoismo, l’accoglienza sul rifiuto, l’amore sull’odio, perché ridare il sorriso anche ad un solo bambino è ridarlo a tutti i bambini. Come non mi stancherò mai di ripetere, le bambine e i bambini di oggi sono le donne e gli uomini di domani per cui, senza un esempio forte di valori in cui credere e crescere, che società potranno mai essere in grado di costruire nel futuro?” conclude la Garante.