Il Comune di Pisa trasferirà alla Scuola Normale Superiore 3mila euro per compartecipare alle spese necessarie all’attivazione di un assegno di ricerca biennale per il progetto “Firme e scritture d’artista a Pisa e in Toscana (XII-XIV sec.)_ScriPTArt”. E’ quanto  prevede una delibera di Giunta approvata nei giorni scorsi.

Il progetto, finanziato dalla Regione Toscana attraverso il Fondo per lo sviluppo, è promosso dal Cnr e prevede la partecipazione della Scuola Normale Superiore di Pisa (soggetto capofila responsabile del progetto), del Comune di Pisa e dell’Opera della Primaziale Pisana. La ricerca è finalizzata  “allo studio sistematico e integrato di tutte le manifestazioni di scrittura all’interno della produzione dei maggiori artisti attivi a Pisa e in Toscana tra il XII e il XIV secolo (Biduino, Nicola e Giovanni Pisano, Tino di Camaino, Simone Martini, Ambrogio Lorenzetti, Buonamico Buffalmacco)”.

«Come amministrazione comunale – dichiara l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani – abbiamo il compito di promuovere tutte le iniziative che consentono di portare alla luce importanti informazioni sulla storia della nostra città e ad identificare, dal punto di vista storico-artistico, culturale e scientifico, le caratteristiche peculiari che rendono Pisa una città unica al mondo. Per questo motivo abbiamo deciso di collaborare al progetto sostenendolo economicamente, attraverso un contributo di 3mila euro, e mettendo a disposizione dei ricercatori spazi per incontri e riunioni e materiale documentario e fotografico»

Il progetto ScriPTArt  privilegia e approfondisce uno degli aspetti più trascurati nello studio della figura dell’artista medievale, ossia il suo rapporto con la scrittura, permettendo di gettare nuova luce su un ampio spettro di questioni di grande interesse, come le pratiche autografe degli artisti, l’organizzazione del lavoro nelle botteghe, la cronologia relativa delle opere. Un approccio particolarmente innovativo a questo genere di testimonianze si è rivelato negli ultimi tempi quello paleografico.

«L’esempio più vistoso – prosegue Magnani – è costituito dal recente riconoscimento della firma di Bonanno Pisano in un frammento di epigrafe rinvenuto nell’Ottocento ai piedi della Torre di Pisa (oggi conservato al suo interno), a lungo ritenuto un resto dell’iscrizione funeraria dell’artista. Un approfondito studio paleografico del pezzo, avvenuto di recente, ha invece consentito di identificare la testimonianza come una vera e propria firma d’artista: la firma di Bonanno alla Torre, che conferma in via definitiva la paternità del Campanile e pone la parola fine a un dibattito in corso da secoli sul misterioso autore della Torre Pendente».

Tutte le iscrizioni individuate sui manufatti saranno censite, sottoposte a campagne fotografiche specializzate, trascritte, integrate filologicamente e graficamente. Saranno quindi studiate in modo sistematico e comparato, con attenzione ai contesti storico-artistici in cui sono inserite.

Il progetto prevede la modellazione di un database relazionale, attraverso il quale le risorse testuali e iconografiche acquisite saranno interrogabili secondo molteplici percorsi di ricerca, fruibili da tipologie differenziate di utenti. Il database offrirà anche la possibilità – limitatamente alla città di Pisa – di definire itinerari urbani virtuali flessibili secondo le aspettative dell’utente, che possono convertirsi in percorsi di visita reali.