Salgono a 354 gli ospedali italiani impegnati nella promozione della medicina di genere che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. Nell’Azienda USL Toscana nord ovest sono otto gli ospedali che faranno parte di questa rete nazionale per il biennio 2022-2023, tre in più rispetto ai due anni precedenti: l’ospedale di Portoferraio (Livorno), l’ospedale “San Francesco” di Barga (Lucca) e l’ospedale “Lotti” di Pontedera (Pisa), che si vanno ad aggiungere all’ospedale Versilia (Lucca), agli ospedali riuniti di Livorno, all’ospedale di Cecina (Livorno), all’ospedale “Apuane” di Massa, all’ospedale “San Luca” di Lucca. “Si tratta di un bel riconoscimento – sottolinea la direttrice generale dell’Ausl, Maria Letizia Casani – alla qualità dei nostri percorsi, ottenuta grazie alle competenze, all’impegno, alla professionalità e alla disponibilità di tutto il nostro personale: medici, infermieri, tecnici, ostetriche, amministrativi. A tutte queste persone va il mio ringr