Le possibili conseguenze della delicata fase che sta attraversando il Gruppo Tim sull’occupazione nel settore e nell’indotto, sia a livello nazionale che regionale, sono state al centro dell’incontro dell’Unità di crisi regionale convocato dal consigliere del presidente per il lavoro Valerio Fabiani.

L’incontro, richiesto dalle organizzazioni sindacali, ha visto la partecipazione dei rappresentanti dei sindacati del settore telecomunicazioni (Slc CGil, FistelCisl, Uilcom Uil)  che hanno evidenziato la mancanza di un piano di sviluppo dell’azienda alla luce delle incertezze legate agli avvicendamenti nel management e agli orientamenti del governo che rischia, sostengono i sindacati, di far perdere al pubblico il controllo di una infrastruttura strategica per lo sviluppo del paese.

“Ho ascoltato le preoccupazioni dei sindacati – ha detto il consigliere Fabiani – e preso l’impegno a stimolare il governo con l’obiettivo di arrivare ad un piano industriale chiaro, che rafforzi gli investimenti per il futuro delle telecomunicazioni e scongiuri perdite occupazionali”.