Una famiglia toscana su tre sceglie l’abete naturale. L’albero di Natale è irrinunciabile per l’85% delle oltre 1,6 milioni di famiglie toscane, secondo una tradizione consolidata anche se la maggioranza del 63% sceglie ancora l’albero sintetico recuperato dalla cantina. A dirlo è una stima di Coldiretti Toscana nella giornata in cui tradizionalmente si addobba l’albero di Natale. Con 3 milioni di esemplari tra Casetino, Valtiberina e Pistoia, la Toscana è la capitale nazionale dell’abete naturale. Un primato che gli agricoltori hanno voluto esaltare donando alla città di Firenze due spettacolari esemplari di abete naturale che domineranno per tutte le festività in Piazzale Michelangelo e in Piazza San Firenze. Per guidare le famiglie all’acquisto dell’albero perfetto i tutor del verde della principale organizzazione agricola hanno elaborato un vero e proprio vademecum con consigli ed indicazioni partendo dall’acquisto. Secondo la Coldiretti prima dell’acquisto è meglio prima misurare accuratamente l’altezza del soffitto di casa, per non trovarsi con una pianta troppo alta, perché all’aperto gli alberi sembrano molto più piccoli che all’interno. Al vivaio o nei mercati di Campagna Amica non bisogna andare alla ricerca di un albero perfetto perché – spiega la Coldiretti – ogni esemplare tende ad avere un lato meno ricco di rami nella parte cresciuta verso nord e poi ricordarsi che si tratta di un albero vivo la cui naturale asimmetria è sicuramente compensata dall’autenticità dello stesso.

Tutte le conifere – sottolinea la Coldiretti – tendono a perdere gli aghi nella parte interna dei rami ma ciò non significa che l’albero sia vecchio e in ogni caso, per evitare di sporcare macchine e case, chiedere al vivaista di scuotere l’albero per far cadere gli aghi secchi. Meglio portare a casa l’albero, distendendo bene i rami, con qualche giorno di anticipo prima di addobbarlo in modo da farlo adattare al nuovo ambiente. Una volta a casa bisogna sistemare l’albero in un luogo luminoso, fresco, lontano da fonti di calore, come i termosifoni e al riparo da correnti d’aria, come porte e finestre, al riparo da eventuali forti folate di vento – sottolinea la Coldiretti – inoltre è meglio evitare addobbi pesanti per non spezzare i rami, non spruzzare neve sintetica e spray colorati perché l’albero e vivo e respira, contribuendo ad abbattere gli inquinanti dell’aria domestica.

E’ buona norma mantenere la terra umida, ma non eccessivamente bagnata – consiglia la Coldiretti – anche con l’utilizzo di un nebulizzatore, da usare anche sui rami solo però se non ci sono luci o fili elettrici. Terminato il periodo natalizio se l’albero acquistato ha buone radici può essere posizionato – ricorda la Coldiretti – all’esterno sul balcone o piantato in giardino, considerando però che si tratta di una pianta che può crescere anche fino a 15 – 20 metri. Se non si ha spazio dove piantarlo allora è possibile – conclude la Coldiretti – donarlo ai centri di raccolta indicati dai vivaisti, dai Comuni, dal Corpo forestale dello Stato o in alcuni mercati di Campagna Amica

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ultimo aggiornamento: 08-12-2021