Questa notte (06 dicembre), militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Prato, insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo di Firenze, e con l’ausilio di Reparti specializzati dell’Arma, hanno rintracciato e catturato Stefano MARRUCCI, 55enne pluripregiudicato, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio di Gianni AVVISATO, avvenuto a Carmignano (PO), fraz. Comeana, lo scorso 24 novembre.
L’uomo, in seguito ad un’articolata ed ininterrotta attività investigativa, è stato localizzato nella giornata di ieri in un appartamento di Firenze, in Via Andrea Catalani, adibito ad affittacamere.
Poiché la pericolosità del soggetto, già in passato responsabile di gravi fatti di sangue anche con l’uso di armi da fuoco, era ben nota, i Carabinieri, dopo aver avuto la certezza della presenza del fuggitivo nell’appartamento, hanno atteso l’arrivo della notte e, dopo aver cinturato lo stabile, hanno fatto irruzione. MARRUCCI è stato sorpreso nel sonno, in compagnia della moglie, di origini sud-americane. Accanto a se aveva una pistola
semiautomatica cal.9×19, con colpo in canna. La determinazione e la tempestività dell’intervento dei Carabinieri non gli ha lasciato il tempo di prendere l’arma, che è poi risultata essere stata rubata nel 2014 da un’abitazione in provincia di Livorno.
All’uomo è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Prato, in quanto ritenuto responsabile di omicidio aggravato, detenzione e porto di arma da fuoco. L’uomo è stato altresì arrestato in flagranza di reato per evasione dalla detenzione domiciliare, che stava espiando a Firenze, e detenzione di arma
e munizionamento da guerra. Nell’appartamento, al momento dell’irruzione vi erano altre tre donne che dormivano in un’altra camera, anch’esse di origini sud-americane, sul conto delle quali vi sarà un
approfondimento investigativo al fine di valutare se si siano rese responsabili di favoreggiamento personale.
Stefano MARRUCCI, a conclusione degli atti di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Prato, a disposizione del Pubblico Ministero Dott. Massimo PETROCCHI, titolare dell’indagine inerente l’omicidio di Comeana.
Sull’arma sequestrata verranno effettuati gli opportuni accertamenti balistici per verificare se sia la pistola utilizzata per uccidere Gianni AVVISATI