Mercoledì 24 novembre, alle ore 16, presso l’Accademia Nazionale dei Lincei a Roma, verrà inaugurato il primo anno accademico del dottorato nazionale in Sviluppo sostenibile e cambiamento climatico. Istituzioni accademiche e di ricerca di tutta Italia uniscono le competenze in un programma multidisciplinare teso a cercare nuove soluzioni a un problema epocale. Il dottorato è offerto da un consorzio di più di 30 università italiane, tra cui l’Università di Pisa, la Scuola Superiore Sant’Anna e la Scuola Normale Superiore, e ha sede amministrativa presso la Scuola Universitaria Superiore di Pavia (IUSS). Oltre 150 i docenti coinvolti nella formazione e conduzione delle attività di ricerca, tra cui molti esponenti delle istituzioni accademiche e di ricerca pisane.

La cerimonia si aprirà con i saluti istituzionali di Giorgio Parisi, vice-presidente dell’Accademia dei Lincei e premio Nobel per la Fisica, e di Riccardo Pietrabissa, rettore della Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, capofila e sede amministrativa del dottorato nazionale. Il programma della cerimonia proseguirà con l’intervento della ministra dell’Università e della Ricerca, Cristina Messa, che proporrà un inquadramento del dottorato nel contesto del Piano Nazionale della Ricerca (PNR) e parlerà del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). 

A seguire, Mario Martina, coordinatore del dottorato, illustrerà il programma e il modello organizzativo del progetto e Roberto Buizza (Scuola Superiore Sant’Anna), direttore del Centro 3CSA (Center for Climate Change Studies and Sustainable Actions)e membro del Comitato di coordinamento nazionale del dottorato, affronterà il tema delle sfide della sostenibilità e del cambiamento climatico per la ricerca scientifica. 

Il giorno successivo, giovedì 25 novembre alle 9,30 presso la sede del CNR, interverranno gli altri membri del Comitato di coordinamento nazionale del dottorato, coordinatori dei 6 curricula, che presenteranno i diversi percorsi formativi, sottolineando con particolare attenzione gli aspetti didattici, metodologici e organizzativi del programma. Tra loro ci saranno Elisa Giuliani, direttrice del centro REMARC e docente di Economia e gestione delle imprese all’Università di Pisa, Cristina Nali, docente del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa,e Alberto Pirni, docente di Filosofia morale presso l’Istituto di Diritto, Politica e Sviluppo della Scuola Superiore Sant’Anna.

Il dottorato nazionale in Sviluppo sostenibile e cambiamento climatico è uno dei due dottorati di interesse nazionale attualmente esistenti nel nostro paese. Si tratta di un progetto di coordinamento interuniversitario su questo segmento formativo e di ricerca del tutto innovativo, che ha per la prima volta ricevuto l’accreditamento del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Con oltre 100 studenti internazionali selezionati, il dottorato prevede un programma di studi organizzato in 6 curricula:Sistema Terra e ambiente; Rischi e impatti socio-economici; Tecnologia e territorio; Teorie, istituzioni e culture; Agricoltura e foreste; Salute ed ecosistemi. Due gli obiettivi comuni: indicare nuovi modelli sostenibili per affrontare il cambiamento climatico e i suoi impatti e costruire una comunità di apprendimento e di ricerca in grado di promuovere soluzioni innovative e operative ai complessi problemi posti dai mutamenti in atto della nostra società.

Tra i docenti del dottorato molti gli esponenti delle istituzioni accademiche e di ricerca pisane: Franco Flandoli e Nicola Tasinato (Scuola Normale Superiore), Augusto Neri (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Marco Raugi (Università di Pisa), Roberto Buizza, Edoardo Chiti e Marco Frey (Scuola Superiore Sant’Anna).

Il dottorato nazionale in Sviluppo sostenibile e cambiamento climatico è un progetto della Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia e del Centro 3CSA della Federazione delle Scuole Italiane di Studi Superiori, cofinanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, con il sostegno della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS) e dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASVIS), in convenzione con Università italiane pubbliche e private e in partnership con la Fondazione Enel.