Sale di 21mila euro il fondo di solidarietà comunale destinato al Comune di Calci. Un riconoscimento non solo economico ma anche l’ulteriore riprova della fondatezza della tenace battaglia che l’ente della Valgraziosa sta portando avanti da 7 anni affinché venga superata una penalizzazione finanziaria che ricade ingiustamente sui cittadini.

Dal 2014, infatti, il Comune di Calci si trova a dover fronteggiare un’ingiusta penalizzazione economica per effetto del cosiddetto “fondo di solidarietà” che gli impone di versare una parte delle tasse che i cittadini pagano per destinarle ad un “fondo cassa” che permette di portare soccorso ad altri comuni. Un principio che sarebbe anche giusto se solo non venissero utilizzati criteri assurdi, basati sulla “spesa storica”, vale a dire che chi più spendeva qualche decennio fa, senza alcuna verifica di “merito” di tali spese, più viene aiutato. Un criterio che, oltre a non essere equo ed omogeneo (e certamente discriminatorio), mina da anni la capacità di azione – sia per le spese correnti che, di fatto, anche per gli investimenti – dell’ente.

Una ingiustificata e ingiustificabile penalizzazione che la giunta guidata dal sindaco Massimiliano Ghimenti ha sottoposto a tutti i Governi che si sono avvicendati, trasversalmente – a prescindere da qualsiasi colore politico – fin dal primo giorno del suo insediamento rivendicando un equo trattamento economico per poi tradurlo in medesimi servizi e investimenti per i cittadini che doverosamente devono essere tutti uguali.

Da qui una battaglia storica del Comune di Calci che ha chiesto, negli anni, l’intervento del Presidente della Repubblica e dei vari esecutivi che si sono succeduti negli anni per eliminare un sistema di ripartizione non supportato da alcun elemento di equità e giustizia perequativa.

E se all’inizio, in pochi amministratori vi era la consapevolezza piena di questa situazione e la battaglia dei Comuni come Calci sembrava un po’ quella di “Don Chisciotte contro i mulini a vento”, piano piano, tenendo duro ed inasprendo sia in maniera pubblica che con dure prese di posizioni in sede di ANCI e in incontri con esponenti dei governi, la consapevolezza e la pressione dei comuni più danneggiati è cominciata a salire. Una pressione che, di fatto, ha imposto al Governo di iniziare a mettere mano a questa situazione, denunciata poi anche da autorevoli testate giornalistiche e trasmissioni tv.

Il primo risultato di questa battaglia era stato ottenuto nel 2018 quando il Comune di Calci, dopo quattro anni di silenzi da parte dello stato centrale, aveva ricevuto 43mila euro in più dal fondo di solidarietà nonché la conferma della bontà delle rivendicazioni perpetrate dall’ente della Valgraziosa.

Si è poi registrata una crescita di altri 15.000 euro circa nel 2020/2021.

Infine, in questo 2021, è avvenuto un ulteriore riconoscimento di 21mila euro in più per il Comune di Calci che vede così compiersi un altro piccolo passo rispetto all’enorme sperequazione e ingiustizie subite negli anni. E, ancora una volta, con esso la conferma della fondatezza delle denunce portate avanti e da ciò la necessità di continuare a lottare affinchè si velocizzi il percorso di riallineamento degli aiuti statali ai terrtiori.

A commentare a nome della giunta il sindaco Massimiliano Ghimenti: “In questo caso non è tanto l’importo dell’ulteriore crescita di circa 21.000 euro del fondo di solidarietà che ci spetta, quanto, il riconoscimento di una storica battaglia e la necessità di tenere alta l’attenzione sul tema affinché nessun Governo che debba insediarsi possa pensare di stoppare questo meccanismo che per tanti, troppi anni ha discriminato i cittadini di tanti comuni toscani ed italiani. Personalmente sono contento di non aver mai mollato anche quando, fare massa critica e smuovere la situazione sembrava impossibile. Non smetterò mai di ripeterlo: questa battaglia non è per chi amministra Calci oggi, pro-tempore, ma è per il futuro di questo terrtiorio. Dalle nostre stime manca ancora una compensazione di circa 100.000 euro all’anno verso il nostro Comune. E continueremo a lottare affinché ciò avvenga perché per la Comunità sarebbero davvero risorse fondamentali”.