Si sono aperte ieri le vendite dei biglietti della Stagione teatrale 2021/22 del Garibaldi di Figline. Con due modalità: anteprima della vendita dei biglietti per la Prosa, riservata agli ex abbonati (che quest’anno non potranno rinnovarlo, perché – in un quadro normativo in continua evoluzione, causa pandemia – il Comune ha scelto di non proporli); vendita dei ticket dei singoli Concerti, aperta a tutti. E ieri mattina erano in tanti ad aspettare l’apertura del portone del Garibaldi: tutti in fila, per accaparrarsi un biglietto per lo spettacolo (e il proprio posto) preferito.

Inoltre, i biglietti sono in vendita anche online, su TiketOne (link diretto: https://www.ticketone.it/venue/teatro-garibaldi-24496/): già disponibili, per la concertistica; da lunedì 1° novembre, per la Prosa. In alternativa, sempre dal 1° novembre, sarà possibile rivolgersi al box informazioni di un qualsiasi punto vendita Unicoop Firenze (a Figline è in via Ungheria), mentre nei tre giorni precedenti allo spettacolo sarà aperta anche la biglietteria di piazza Serristori (orari: 9,30-12,30 e 16-19).

Il primo appuntamento con la stagione concertistica è fissato per sabato prossimo, 30 ottobre, quando il giovane talento statunitense Jonathon Heyward dirigerà l’Orchestra della Toscana con Leonora Armellini al pianoforte come solista. Il 18 dicembre il Garibaldi ospiterà una coppia di artiste emergenti, Nil Venditti sul podio e Alina Ibragimova al violino, per il Concerto di Natale. Sabato 26 febbraio è invece in programma il ritorno di Lorenza Borrani, nella doppia veste di concertatore e violino solista. Il finale di stagione sarà invece affidato a Erina Yashima, già apprendista di Riccardo Muti alla Chicago Symphony Orchestra, con Stefan Milenkovich al violino.

IL PRIMO CONCERTO – Due nomi emergenti del concertismo, la pianista padovana Leonora Armellini e il direttore statunitense Jonathon Heyward. Insieme, in questo programma, per il Concerto op.15 di Beethoven, il primo pubblicato dal compositore tedesco (ancora molto influenzato dallo stile di Mozart e del suo maestro Haydn), ma secondo a essere scritto negli ultimissimi anni del Settecento, dopo quello che edito come op.19. Lei, Leonora, classe 1992, dieci anni fa è stata premiata al Concorso “Chopin” di Varsavia per la “straordinaria musicalità e la bellezza del suono”. Poi ha comunque continuato a perfezionarsi, fino al 2018, quando ha terminato il suo percorso di studi all’Accademia di Imola. Nel frattempo – tra attività solista e concerti da camera che le hanno valso anche il Premio Abbiati della critica musicale italiana – ha perfino scritto un libro con Matteo Rampini, per dimostrare che la classica può essere alla portata di tutti: Mozart era un figo, Bach ancora di più (Salani, 2014), giunto alla settima edizione e tradotto in spagnolo. In crescita anche la carriera di Heyward, che nel 2015 ha sbaragliato tanti colleghi al prestigioso Concorso di Besançon per bacchette e oggi si trova alla testa della Nordwestdeutsche Philharmonie, a Herford, in Germania. Le ossa però se le è fatte tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, dove ha anche diretto la prima assoluta di Wake di Giorgio Battistelli per l’Opera Company di Birmingham. Oltre alla Sinfonia in do maggiore di un Bizet alle prime armi, sebbene dotatissimo, anche in questo concerto a Heyward tocca una prima. Si tratta di Affreschi danteschi, commissionati dall’ORT per il settecentesimo anniversario della morte di Dante al compositore-violoncellista Lamberto Curtoni, uno a cui piace contaminarsi con altre musiche, con artisti visivi, scrittori, danzatori, e che perciò ha collaborato con Franco Battiato, Michelangelo Pistoletto, Piergiorgio Odifreddi, Tiziano Scarpa.

LA 36^ STAGIONE CONCERTISTICA (30 ottobre 2021 – 14 maggio 2022) – Quattro appuntamenti con l’Orchestra della Toscana, affiancata di volta in volta da direttori e solisti di caratura internazionale. Fin dal concerto di apertura del 30 ottobre: sul podio lo statunitense Jonathon Heyward, al pianoforte la padovana Leonora Armellini. Heyward, vincitore nel 2015 del prestigioso Concorso di Besançon per direttori, da inizio anno è direttore della Nordwestdeutsche Philharmonie di Herford, in Germania. Considerato uno dei maggiori talenti della sua generazione, ha già condotto in alcuni dei maggiori teatri di Stati Uniti, Gran Bretagna ed Europa, compresa una direzione alla Royal Opera House di Londra, a suo agio tanto nel repertorio sinfonico quanto nell’opera. Armellini, classe 1992, ad appena 18 anni vince il Premio “Janina Nawrocka” al concorso pianistico Fryderyk Chopin di Varsavia. Diplomata in pianoforte ad appena 12 anni, ha poi proseguito la specializzazione, esibendosi nel frattempo in molti dei più importanti teatri italiani, come solista che come solista con prestigiose orchestre (tra queste, l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Orchestra del Teatro La Fenice, l’Orchestra dell’Arena di Verona). È autrice di un libro, insieme a Matteo Rampini, scritto per far conoscere la musica classica anche ai neofiti, “Mozart era un figo, Bach ancora di più” (Salani, 2014), giunto alla settima edizione e tradotto anche in spagnolo. Si misureranno con una prima assoluta: gli “Affreschi danteschi” di Lamberto Curtoni, una commissione della Fondazione ORT in occasione delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Il programma della serata proseguirà poi con il Concerto n.1 per pianoforte e orchestra in do maggiore op.15 di Ludwig van Beethoven e la Sinfonia in do maggiore di Georges Bizet.

Ancora due giovani donne di acclamato talento protagoniste del Concerto di Natale in programma sabato 18 dicembre: la direttrice perugina Nil Venditti, vincitrice del concorso nazionale “Claudio Abbado” nel 2015 che nella passata stagione ha debuttato al Mozarteum di Salisburgo e al Concertgebouw di Amsterdam, e la violinista russa Alina Ibragimova, già oggi stabilmente affermata come una delle soliste più apprezzate della filarmonica europea. In programma un doppio omaggio a Gioachino Rossini, con le ouverture de “La Cenerentola” e “Il barbiere di Siviglia”, seguito dal Concerto per violino e orchestra in mi minore op.64 di Felix Mendelssohn Bartholdy e dalle Symphonic Dances per orchestra op.64 di Fazil Say.

La fiorentina Lorenza Borrani, formatasi alla Scuola di Fiesole sotto Piero Farulli e poi voluta da Claudio Abbado per l’Orchestra Mozart, tornerà sul palco del Garibaldi dove si era già esibita nel 2018 di nuovo nella doppia veste di concertatore e violino solista il 26 febbraio. Un programma in dialogo fra classicità e contemporaneità, con le composizioni di Bruno Maderna (“Music of Gaity” e una selezione di movimenti da “Odhecaton Suites”) alternate alla Sinfonia n. 56 e alla Sinfonia n. 90 di Franz Joseph Haydn.

Finale di stagione con un altro astro nascente della musica internazionale, la tedesca Erina Yashima, oggi assistente direttore della Philadelphia Orchestra dopo quattro anni di apprendistato alla Chicago Symphony Orchestra al fianco del Maestro Riccardo Muti. Stefan Milenkovich sarà solista al violino per un programma che prevede due celebri composizioni: il Concerto n.1 per violino e orchestra in sol minore op.26 di Max Bruch e l’“Eroica”, la Sinfonia n.3 in mi bemolle maggiore op.55 di Ludwig Van Beethoven.

COSTI – I prezzi per la stagione concertistica sono: poltrona numerata platea €11, ridotto €9; palco numerato €9, ridotto €6. Hanno diritto alla riduzione gli under 35 e gli over 65, gli studenti dei Conservatori e delle Scuole di musica e corali, i soci Unicoop Firenze, quelli del Credito cooperativo Valdarno Fiorentino e della Mutua del Valdarno Fiorentino. Ingresso gratuito per gli under 14 accompagnati da un adulto.