Risale allo scorso venerdì 24 settembre 2021 l’ultimo Collegio di Vigilanza della Regione Toscana sulla situazione della strada regionale 429 e sulla presenza, in un tratto ricadente nel territorio comunale di Empoli, di materiale contaminato. Per il Comune di Empoli era presente il vicesindaco Fabio Barsottini.

Due le decisioni emerse che riguardano da vicino l’attività amministrativa del Comune empolese.

Si tratta della richiesta, accolta dalla Regione Toscana, di cedere prima possibile la proprietà dello ‘stradello’ che corre parallelo alla 429 lungo Piangrande e dove, secondo il progetto in fase di redazione da parte di Acque Spa per richiesta del Comune, sarà realizzato l’acquedotto al servizio dei residenti della zona. Quello ‘stradello’ sarebbe comunque dovuto entrare in possesso del Comune secondo gli accordi. Tuttavia la velocizzazione della cessione da parte della Regione consentirà di rendere molto più rapide le procedure amministrative che porteranno alla realizzazione dell’opera idrica.

Altro tassello fondamentale riguarda l’unica area dove ARPAT, al termine di più approfondite prelievi e controlli avvenuti nel mese di Luglio 2021, ha individuato la presenza di Keu inquinato, ovvero il rilievo della SR 429 dove insiste un sovrappasso. Solo in quel tratto, di circa 200 metri, è stato riscontrato  materiale inquinato.

I risultati di quelle analisi sono arrivate al Comune di Empoli, trasmesse da Arpat anche a Regione Toscana, il 6 agosto 2021. In questi documenti si precisa esattamente il tratto della 429 dove è stato usato il Keu e si specifica, grazie a rilievi nella zona di campagna dove ci sono abitazioni, che non è stata trovata ulteriore presenza di materiale contaminato.

Ciononostante, sebbene non siano stati rilevati materiali inquinanti, il Comune di Empoli e Acque Spa, hanno intenzione di realizzare il servizio idrico in quella zona.

Visto che adesso è stato identificato dove esattamente sia presente il Keu lungo il tratto empolese della 429 Arpat ha trasmesso alla Regione Toscana anche le azioni da porre in essere per la Messa in Sicurezza in Emergenza del sito.

“Al fine dunque di evitare la diffusione dei contaminanti dal sito – si legge nella nota di Arpat – verso zone esterne e matrici ambientali adiacenti, nonchè di impedire il contatto diretto della popolazione con la contaminazione attualmente riscontrata, devono essere attuate tempestivamente tutte le misure possibili per rimuovere o isolare le fonti di contaminazione e prevenire ed eliminare pericoli immediati verso l’uomo e l’ambiente circostante. Tali interventi, in assenza di dati specifici, vengono definiti in base ad ipotesi cautelative. Di seguito le misure di prevenzione proposte: installazione di recinzioni, segnali di pericolo e altre misure di sicurezza e sorveglianza al fine di evitare l’accesso di lavoratori e/o cittadini non autorizzati; copertura o impermeabilizzazione temporanea dei suoli almeno nel tratto risultato contaminato”.

Si sta parlando del rilevato stradale.

In questo senso è stato attivato il commissario straordinario della 429 Alessandro Annunziati che, ancora nelle disponibilità di risorse legate alla realizzazione della strada regionale, potrà impiegare queste risorse per la messa in sicurezza del sito. Proprio nel Collegio di Vigilanza del 24 settembre è stato data l’autorizzazione affinché questi interventi possano essere messi in atto con quei denari.

Non solo, in questi mesi ci sono stati altri passaggi fondamentali da parte del Comune di Empoli.

Ripercorriamo le varie fasi.

Appena è stata data notizia dell’intera vicenda KEU/429 il Comune di Empoli si è detto pronto a costituirsi parte civile in un eventuale procedimento giudiziario e ha quindi nominato un legale difensore.

Inoltre aveva trasmesso una comunicazione all’ASL Toscana Centro e all’Arpat, al fine di adottare prontamente tutti i provvedimenti indicati come necessari a tutela della salute della cittadinanza e dell’ambiente.

Il Comune, nella persona del sindaco Brenda Barnini, aveva partecipato anche alla primissima operazione di prelievo di campioni  dell’11 maggio scorso dall’area del rilevato stradale.

Sempre il Comune di Empoli era presente a inizio luglio a successivi prelievi di Arpat molto più specifici effettuati lungo il rilevato, a distanza di 20 metri l’uno dall’altro, e anche nelle zone del Piangrande dove ci sono terreni e residenze private. Come detto il KEU è stato trovato solo in circa 200 metri di strada e nessuna traccia, secondo Arpat, è presente nelle campagne circostanti.

Il 9 luglio 2021 la Regione Toscana ha nominato un commissario straordinario che si occuperà del tema 429/Keu, si tratta di Laura Caselli, Dirigente del Settore Servizi Pubblici Locali, Energia, Inquinamenti e Bonifiche.   

Tutto il procedimento ricade nell’ambito dell’articolo 244 del decreto legislativo 152 – Norme in materia di tutela ambientale – e pertanto la Regione, venuta a conoscenza dello sforamento e della presenza di inquinanti, deve cercare il responsabile e ordinargli la bonifica del sito.  Si tratta infatti di ‘contaminazione del suolo’ non di ‘abbandono di rifiuti’. 

Infine, va detto che la Procura della Repubblica di Firenze ha dato notizia dei risultati del primo campionamento sulla 429, in territorio empolese, quello dell’11 maggio scorso, anche alla presenza del sindaco, solo in data venerdì 24 settembre 2021.  Nel frattempo, come spiegato, sono stati effettuati nuovi rilievi di Arpat e già emersi i risultati evidenziati.

Per il Comune di Empoli il prossimo passo sarà quello di sollecitare la messa in sicurezza di emergenza del tratto dove sicuramente è stata individuata la presenza di KEU per isolare quell’area dal resto dell’ambiente circostante; proseguire il percorso di progettazione dell’acquedotto per i residenti di quell’area insieme ad Acque Spa e poi seguire il procedimento di caratterizzazione e bonifica del sito risultato contaminato da materiale inquinato.