Sequestrati due immobili a Castagneto Carducci (LI). Tre persone deferite in stato di libertà per “trasferimento fraudolento di valori”.
Su ordine della Procura di Livorno, che ha diretto le indagini, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Livorno e della Compagnia di Cecina hanno dato esecuzione al Decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del locale Tribunale, di due beni immobili ubicati nel comune di Castagneto Carducci (LI).

Il provvedimento è stato emesso a conclusione di attività info-investigativa avviata dalla Stazione Carabinieri di Donoratico che ha portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 3 persone, appartenenti allo stesso nucleo familiare, per “trasferimento fraudolento di
valori”.


Le indagini dell’Arma, partite quasi un anno fa, hanno consentito di accertare che il principale indagato, già colpito dalla confisca dei beni, aveva acquistato ad ottobre 2020 un appartamento con autorimessa ed il mese successivo un fondo commerciale, corrispondente ai venditori un prezzo notevolmente più basso del valore di mercato.
Di entrambi gli immobili era stata intestata la nuda proprietà al figlio e l’usufrutto alla moglie.

Questa operazione immobiliare è stata ritenuta una chiara modalità di reinvestimento e camuffamento dei beni per sfuggire all’ulteriore confisca: il principale indagato, con importanti precedenti per reati contro il patrimonio, sospettato di aver accumulato un ingente capitale di provenienza illecita, proprio per nasconderne la provenienza delittuosa
ed evitare di venire colpito nuovamente da una misura di prevenzione patrimoniale, avrebbe tentato di mascherare la disponibilità di questa ingente somma di denaro, reinvestendolo nei due beni immobili per il tramite dei suoi familiari.
Secondo gli investigatori ci sarebbe sproporzione, però, tra le risorse lecitamente a disposizione degli indagati e la loro incapacità economica e finanziaria di corrispondere il prezzo pattuito ai venditori dei beni acquistati.