La notizia di un giovane italiano che da tempo si era dedicato allo spaccio di droghe leggere, nel quartiere di Avenza aleggiava da tempo. Ai Carabinieri del Nucleo Operativo di Carrara la cosa non era passata inosservata, tanto che per settimane si sono messi alla ricerca di elementi utili a dare un nome e un volto a quel ragazzo, che veniva indicato smerciare le dosi di hashish a bordo di una bicicletta elettrica di ultima generazione. 

Seguendo il “tam tam” delle notizie tra i giovani assuntori di “joint” i militari sono giunti a individuare una palazzina, a margine della ferroviaria Genova-Pisa, ove lo spacciatore manteneva la propria base logistica. Il ragazzo, con un lavoro da commesso in un noto supermercato di un comune della provincia di Massa Carrara, una volta terminato il turno tra gli scaffali si adoperava per arrotondare le entrate vendendo droga. Nel pomeriggio di giovedì sono bastate alcune ore di appostamento per notare il giovane uscire da casa e guadagnare la via in sella alla sua bicicletta elettrica. Immediatamente sottoposto a controllo il ragazzo, pur tentando di sviare gli accertamenti dicendo che stava andando al mare per prendere un paio d’ore di sole, è stato trovato con alcune dosi di Hashish nascoste negli slip, che praticamente aveva a portata di mano, pronte per la vendita. Da qui è scattata la perquisizione della casa, dove il giovane, nella camera da letto, conservava altre dosi di droga, per un totale inferiore a mezz’etto di hashish. Nel kit dello spacciatore non poteva mancare il bilancino digitale di precisione, utile per preparare in maniera equa le dosi da vendere. 

Analizzando il “curriculum” del fermato sono emerse altre vicende giudiziarie in cui lo stesso era incappato per analoghe situazioni, a riprova che il giovane sapesse perfettamente come poter guadagnare soldi facili, muovendosi nel tessuto dell’illecito mondo dello spaccio di droghe. 

Il ragazzo è stato quindi arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di farne spaccio di sostanza stupefacente e portato nella mattinata di giovedì davanti al Giudice Dott. Dario Berrino, che dopo aver convalidato l’arresto ha accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dal legale del giovane e, valutata la riduzione per il rito speciale scelto, lo ha condannato alla pena di mesi 6 di reclusione e alla multa di Euro 800, con i benefici della condizionale.