Anche i cittadini di San Giuliano Terme potranno accedere a un servizio per navigare fino a 1 Gbps (Gigabit al secondo) in modalità FTTH (Fiber to the home), cioè con la fibra ottica che entrerà direttamente nelle case, nelle scuole, nelle aziende e negli uffici pubblici.

Oggi la conferenza stampa, alla quale è intervenuto anche l’assessore alla connettività Stefano Ciuoffo. Insieme a lui il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, Maurizio Ferrarini, network e operation di Open Fiber in provincia di Pisa, l’assessore ai lavori pubblici del Comune di San Giuliano Terme Francesco Corucci, il dirigente delle Opere pubbliche Leonardo Musumeci e il sindaco di San Giuliano Terme Sergio Di Maio.

A San Giuliano Terme l’azienda inizierà a breve i lavori per la realizzazione di una nuova rete di oltre 57 chilometri che vedrà 3320 unità immobiliari connesse con tecnologia FTTH, la stessa delle grandi città. L’infrastruttura di San Giuliano Terme è di proprietà interamente pubblica e sarà gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni. L’intervento a San Giuliano Terme sarà tra i più capillari della provincia di Pisa.

“Dopo alcuni mesi ed una serie copiosa di approfondimenti – ha detto Stefano Ciuoffo – Open Fiber è riuscita a presentare i progetti definitivi per la realizzazione della banda ultralarga affinché anche il Comune di San Giuliano Terme possa, nei prossimi mesi, essere messo nelle condizioni di usufruire dei benefici della fibra e di poter impostare le basi per un nuovo modello di sviluppo, capace di dare risposte e soluzioni concrete a imprese e cittadini. Il ruolo della Regione è quello di coadiuvare gli Enti Locali affinché i lavori di infrastrutturazione digitale nelle aree bianche, fatti da Open Fiber, procedano nel minor tempo possibile per ridurre e, in caso, eliminare il divario digitale”. Per le aree bianche presenti nel territorio comunale di San Giuliano Terme si prevede saranno realizzate opere per un valore di 1,7 mln di euro. Saranno coperte in banda ultralarga 3320 unità immobiliari.

L’intervento della Regione per consentire l’accesso alla banda larga ad alta velocità alla totalità della popolazione toscana ha un valore complessivo di 160 mln di euro, a fronte di una spesa di 74 mln di euro. Le opere realizzate permetteranno di attivare servizi in banda ultralarga per 770 mila cittadini residenti in aree bianche, per un totale di circa 531 mila unità immobiliari (abitazioni ed imprese).

La Regione ha indetto, nell’ambito del Piano Nazionale Banda Larga, due tipi di procedure di gara per l’infrastrutturazione digitale del proprio territorio. In particolare, con l’intervento a concessione beneficeranno di una copertura con tecnologia FTTH (Fiber To The Home, velocità ad almeno 100Mbps) e FWA (Fixed Wireless Access, velocità ad almeno 30Mbps) le aree bianche di tutti i Comuni toscani ad esclusione di quelli per i quali è previsto l’intervento diretto (che sono 12). La concessione per la costruzione, manutenzione e gestione della rete per 20 anni è stata affidata ad Open Fiber Spa.  Il valore complessivo dell’intervento a concessione supera 126 mln di euro, a fronte di una spesa di circa 50 mln di euro.

Il progetto interessa la quasi totalità dei Comuni toscani. Al momento ne sono esclusi solo 14 per i quali la percentuale di territorio coperto da servizi di banda ultralarga da parte di operatori privati supera il 95%. La Regione, al fine di velocizzare l’iter delle pratiche e raccogliere in un’unica sede tutte le autorizzazioni necessarie all’aggiudicatario Open Fiber per la cantierabilità degli interventi, ha indetto numerose Conferenze di Servizi con tutti gli attori istituzionali coinvolti negli interventi. Ad oggi sono stati autorizzati in Conferenze dei Servizi i progetti di 214 Comuni.

In base all’ultimo report di Open Fiber, a fine marzo, sono 74 i Comuni in cui si sono conclusi i lavori e sono attivabili (in toto o soltanto in parte, sempre con riferimento alle aree bianche) i servizi in banda ultralarga con tecnologia FTTH o FWA. Ulteriori 45 Comuni si prevedono in attivazione entro la fine del 2021 raggiungendo le 184.000 UI “connesse” (circa il 45% del piano a concessione complessivo da completare entro il 2022).