Un diverbio, scoppiato tra un cittadino marocchino e tre albanesi che presto degenera: spinte, minacce, le botte con un bastone. Poi i tre albanesi obbligano il cittadino marocchino ad entrare in auto e lo portano via a tutta velocità. Scene da film ieri a Manciano, in provincia di Grosseto: a finire in manette, grazie ad un’azione congiunta dei carabinieri di Tuscania, Farnese e Pitigliano, tre persone, di 29, 30 e 37 anni, tutti di nazionalità albanese e con precedenti penali per precedenti reati perpetrati tra Pisa e Firenze.

L’accusa per loro è di sequestro di persona aggravato in concorso, rapina, lesioni personali gravi e minacce. Tutto inizia nel pomeriggio di ieri quando i tre si mettono in contatto telefonicamente con il cittadino marocchino di 29 anni, domiciliato a Canino, chiedendogli di incontrarsi a Manciano. Il ragazzo ci va, accompagnato dal cugino ma qui inizia subito una animata discussione, per motivi ancora al vaglio, con i tre cittadini albanesi, che cominciano a prenderlo a calci, e a colpirlo con pugni e bastonate. Poi lo costringono a salire sulla sua autovettura, assieme al cugino, mentre uno di loro si mette alla guida, seguito dagli altri due con una Bmw.

Le ricerche diramate dalla centrale operativa dei carabinieri di Pitigliano hanno permesso ad una pattuglia di Farnese di intercettare le due auto, in località Ponte San Pietro, nel comune di Ischia di Castro, nel Viterbese, e di trarre in arresto i 3 cittadini albanesi, peraltro rimasti coinvolti in un incidente stradale proprio a Ponte San Pietro a causa della folle velocità con cui procedevano. Gli aggressori sono stati arrestati e portati alla casa circondariale di Frosinone, ad eccezione di uno, ricoverato e piantonato in ospedale. Anche la vittima del sequestro e del pestaggio è ricoverata in ospedale per gravi lesioni.

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ultimo aggiornamento: 03-06-2021