Khrystyna Novak, la ventinovenne di nazionalità Ucraina di cui era stata denunciata la scomparsa il 9 novembre 2020 da Castelfranco di Sotto in provincia di Pisa sarebbe stata uccisa con un colpo da arma da fuoco. Queste le conclusioni a cui è giunta la Procura di Pisa sulla base di alcuni riscontri: tracce di dna della donna trovate in casa, segni evidenti di ripulitura di un locale e, nella breccia scoperta in un muro, tracce di zinco, rame e piombo compatibili con i resti di un proiettile da arma da fuoco. Il corpo della donna non è stato ancora trovato.

È un vicino di casa della donna, l’uomo arrestato stamani a Castelfranco di Sotto (Pisa). Si tratta di un cinquantenne fiorentino, presunto autore dell’omicidio e della soppressione del cadavere.

Secondo la Procura di Pisa sarebbero state proprio le tensioni dovute alla loro attività illecita nel campo degli stupefacenti a degenerare fino all’omicidio. “La ragazza – ha spiegato il procuratore di Pisa Alessandro Crini – probabilmente si è trovata nel mezzo a queste tensioni tra due uomini e dai riscontri sul telefono della Novak è emerso che il telefono è stato utilizzato fino alle 22.30 circa del 2 novembre. Lei, sola per l’arresto del compagno, è in casa e chatta con le amiche, come abbiamo capito recuperando il cloud del cellulare”.

Poi c’è un silenzio di 25 ore, nelle quali il telefono resta inattivo. “Torna operativo il 3 novembre dalle 9.40 alle 10 circa, aggancia una cella nei pressi della casa della donna, poi a due chilometri di distanza, in direzione Orentano. Nello stesso lasso di tempo – aggiunge il procuratore – l’indagato si posta con la sua auto, a differenza di quanto aveva dichiarato, e percorre lo stesso tragitto del telefono, come rilevano ben due telecamere che lo hanno immortalato, una all’ingresso e una in centro ad Orentano. Poi il telefono torna muto di nuovo. La nostra ipotesi è che la Novak fosse già morta, e che il cellulare è stato trasportato altrove dall’indagato”

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ultimo aggiornamento: 23-03-2021