La Polizia di Stato ha proceduto ieri all’espulsione con accompagnamento al C.P.R. di Gorizia di un cittadino tunisino di 40 anni.
L’uomo, anni fa soggiornante in Italia con regolare soggiorno, era tornato in Tunisia, e dopo 2 anni aveva fatto reingresso in Italia in maniera irregolare, per cui era stato già assegnato ad un CPR per la procedura di espulsione. Durante la permanenza nel CPR, per uscire, ha fatto richiesta di asilo politico. Dopo aver ricevuto il parere negativo alla richiesta di asilo, aveva presentato ricorso contro la decisione. Il tribunale aveva fissato udienza del 2024.
Peccato che nei casi in cui le richieste di asilo provengono da cittadini di paesi considerati “sicuri” il ricorso non sospende l’espulsione, a meno che non venga esplicitamente dichiarato dal giudice.
Pertanto il tunisino si è presentato ieri presso l’Ufficio Immigrazione della Questura, con regolare appuntamento, per chiedere un permesso di soggiorno. Ma gli operatori, valutando attentamente il caso, hanno proceduto con l’espulsione mediante accompagnamento al CPR di Gorizia.