Si è appropriata di oltre 650 mila euro in dieci anni dalle casse del Comune per cui lavorava (Collesalvetti, in provincia di Livorno) per spenderli in droga e scommesse. Parte da questo aspetto l’indagine che ha portato, su ordine della Procura di Livorno, la Guardia di finanza di Livorno e Pisa ad eseguire un’ordinanza limitativa della libertà personale e diverse perquisizioni nei confronti di cittadini, italiani e tunisini, attivi nello spaccio di sostanze stupefacenti sulla piazza pisana. Il Gip del tribunale di Livorno, accogliendo le richieste della Procura, ha disposto nei confronti di 13 persone, complessivamente indagate (9 italiani, 3 tunisini e un rumeno), due traduzioni in carcere, un arresto domiciliare e tre obblighi di dimora. 

L’indagine prende avvio nel Comune di Collesalvetti, dopo che una dipendente comunale si era appropriata, compiendo il reato di peculato, di oltre 650mila euro dai conti correnti della pubblica amministrazione. Seguendone le tracce, i finanzieri hanno scandagliato le abitudini della persona indagata, riscontrando l’acquisto di carte ricaricabili per effettuare scommesse on line e di sostanze stupefacenti.

Nel corso degli accertamenti, l’indagata ha raccontato di essere stata vittima di presunte attività estorsive da parte di ignoti soggetti extracomunitari, che l’avrebbero minacciata di rivelare particolari della sua vita privata, portandole via il cane come ostaggio.

Le indagini – spiega la finanza in una nota – mostrano un altro spaccato: ammanchi dolosi dalle casse del Comune dal 2009 al 2018 (terminati con il suo licenziamento nell’ottobre 2019) e utilizzo dei proventi illeciti per acquisti di stupefacente e giochi on line, riciclati per 84mila euro, con la complicità di  un soggetto italiano.

Le investigazioni hanno consentito di individuare altri soggetti dediti a una florida attività di spaccio nel territorio di Pisa. Durante le intercettazioni nei confronti degli spacciatori, che si avvalevano negli spostamenti anche dei figli minori per non destare sospetti, in meno di 10 mesi, sono state rilevate 700 cessioni di sostanze stupefacenti, per un netto di 3 chili e mezzo di hashish e mezzo chilo di marijuana. Gli indagati, peraltro, hanno operato imperterriti anche durante la fase del primo lockdown, si è così giunti all’arresto di 4 soggetti in flagranza di reato e al sequestro di 100 grammi di stupefacenti.

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ultimo aggiornamento: 15-01-2021