Rette degli asili nido completamente azzerate per tutti gli utenti del servizio da settembre a dicembre. Lo stabilisce una delibera di giunta approvata giovedì dall’Amministrazione Comunale di Pisa, definendo la redistribuzione delle risorse assegnate dal “Piano di Azione Nazionale per la promozione del sistema integrato dei servizi di educazione e istruzione” a sostegno della domanda dei servizi per la prima infanzia per l’anno 2020.

“A Pisa il servizio degli asili nido sarà completamente gratuito per tutti gli utenti fino a fine anno – spiega l’assessore alle politiche educative e scolastiche Sandra Munno -. Il provvedimento adottato dall’Amministrazione Comunale è un’ulteriore conferma dell’impegno condiviso con tutta la Giunta finalizzato a sostenere concretamente le giovani coppie nella cura e nella crescita dei loro bambini. Un impegno che segue all’adozione del Bonus nido, che aveva già ridotto le tariffe per i mesi precedenti, e si aggiunge ai contributi per i servizi privati accreditati e per le scuole paritarie, in un’ottica di rafforzamento del sistema integrato dei servizi educativi. Un impegno che ci ha portato a sperimentare il prolungamento dell’orario negli asili nido, per venire incontro alle esigenze dei genitori che lavorano. In questo periodo di crisi economica dovuta alla pandemia pensiamo che sia doveroso contribuire in modo concreto ai bisogni delle famiglie, mantenendo inalterata l’attenzione alla qualità dei servizi offerti.”

L’Amministrazione Comunale aveva già applicato una prima riduzione delle tariffe con il “bonus nido” introdotto a fine 2019. Nel 2020 il provvedimento era stato ripetuto, per i mesi di funzionamento dei nidi, da gennaio fino alla prima settimana di marzo, esonerando dal pagamento delle rette le famiglie con Isee più basso (inferiore a 17 mila euro). Ad aprile la riduzione era stata estesa anche alle alla fasce medie di Isee, mentre adesso, con il nuovo atto del Comune, le rette vengono completamente azzerate per tutti gli utenti, relativamente ai mesi di frequenza di questo anno educativo, che vanno da settembre a dicembre 2020. L’azzeramento è stato reso possibile grazie ad una modifica nella ripartizione dei criteri di assegnazione del contributo, finalizzata a ridistribuire interamente le risorse residue previste del “Piano di Azione Nazionale per la promozione del sistema integrato dei servizi di educazione e istruzione” che per l’anno 2020 ammontano complessivamente a 533.584 euro.