La consegna, su indicazione dei sanitari, sarà effettuata dalla Protezione Civile Comunale al domicilio dei cittadini in isolamento per tenere sotto controllo le complicazioni a livello polmonare e di carenza respiratoria



I 124 saturimetri che – previa necessità valutata dagli organi sanitari competenti – saranno consegnati ai nuclei familiari in isolamento domiciliare al fine di monitorare da casa l’evolversi e l’andamento della malattia per poi comunicarlo alle autorità sanitarie.

Il Comune di Calci che, dopo aver comprato centomila mascherine che saranno distribuite in tre appuntamenti cadenzati ai cittadini della Valgraziosa, ha deciso di destinare una parte delle risorse a propria disposizione per la gestione dell’emergenza Covid-19 all’acquisto dei saturimetri.

Fin da oggi, dunque, la Protezione Civile Comunale, se indicato e richiesto dai medici di famiglia, consegnerà alle famiglie calcesane al cui interno uno o più membri sono risultati positivi al Covid-19 un saturimetro, un oggetto semplice e immediato per tenere sottocontrollo l’ossigenazione del sangue fornendo un dato importante alle autorità sanitarie.

“Lo avevamo detto fin dall’inizio: nei limiti delle nostre possibilità proviamo a fare il massimo per tutte le esigenze che si manifestano – commenta la giunta comunale – e che sono connesse all’andamento della pandemia. Sappiamo che molti medici in tutta Italia, e anche a Calci, si erano da tempo organizzati per far avere alle persone più fragili in isolamento domiciliare alcuni di questi dispositivi. Purtroppo, complice la crescita dei numeri e l’evolversi del contagio, molti di loro si sono trovati in difficoltà per reperirli e, conseguentemente, fornirli ai cittadini. Inoltre il fatto che spesso si sono verificati interi nuclei familiari positivi ha reso davvero difficile chiedere ai cittadini di andarli a comprare. Per questo, dopo l’acquisto delle mascherine per evitare difficoltà di reperimento ai nostri cittadini, abbiamo ritenuto doveroso e necessario acquistare un buon numero di saturimetri che altro non sono che uno strumento utilissimo per i casi più critici. Al tempo stesso abbiamo voluto fare la nostra piccola parte a sostegno dell’enorme lavoro del servizio sanitario e, in particolar modo, dei medici di famiglia che ancora oggi, in tutta Italia e per la nostra comunità, sono sovraccaricati e svolgono un lavoro davvero impagabile.”