Novantatré interventi e quasi 4 milioni e mezzo di danni. E’ questo il bilancio dell’ondata di maltempo che ha colpito la provincia di Lucca nel fine settimana tra il 4 e il 10 dicembre, a fronte del quale il presidente Luca Menesini ha chiesto alla Regione il riconoscimento dello stato di emergenza regionale. 

La Provincia, all’indomani dell’evento caratterizzato da precipitazioni abbondanti e intense, spesso associate a forte vento, ha effettuato la ricognizione dei danni subiti dai comuni del territorio e, una volta raccolti i dati, ha effettuato il bilancio di quanto accaduto. 

«Questi fenomeni – spiega Menesini – hanno causato piene del reticolo principale e secondario, con fenomeni di allagamento, ma anche numerose frane e alberi caduti: in alcuni casi, queste criticità hanno portato all’isolamento di zone e reso necessario evacuare alcune abitazioni».

Quello di inizio dicembre, infatti, ha creato numerosi problemi al territorio e ha visto le amministrazioni comunali, le Unioni dei Comuni, la Prefettura, gli Uffici Regionali, la Provincia, il volontariato i Vigili del Fuoco e le altre strutture operative di protezione civile impegnati per giorni nella gestione della fase emergenziale. Una volta che si è conclusa la prima fase, la Protezione civile della Provincia ha iniziato a censire i danni con i Comuni e ha trasmesso il resoconto alla Regione.

Risultano oltre 40 gli interventi già eseguiti o in corso da parte degli enti locali per ripristinare la funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, per le attività di gestione dei rifiuti, del materiale vegetale o alluvionale o delle terre e rocce da scavo prodotti dall’evento per un importo totale di oltre 450mila euro.

Ai suddetti si aggiungono altri 40 interventi per quasi 4 milioni di euro segnalati come necessari e da avviare per gestire il rischio residuo che permane a seguito delle criticità che si sono verificate durante l’evento.

Complessivamente, cifre alla mano, il totale dei danni ammonta a 4 milioni 443mila 741 euro.

«In quei giorni – prosegue Menesini – sono stati numerosi gli interventi pubblici e alcuni sono tuttora in corso, così come sono stati altrettanto numerose le segnalazioni da parte delle varie amministrazioni di interventi da effettuare per gestire il rischio residuo. Gli enti locali, soprattutto in questa fase, sono in difficoltà a sostenere le spese che questa emergenza ha comportato, comporta e comporterà e, per questa ragione, ho chiesto la possibilità di poter dichiarare lo stato di emergenza regionale».